TEATRO MASSIMO, INTESA PER PER LA STABILIZZAZIONE DEI PRECARI STORICI.

Palermo 22 maggio 2017 – Sono 80 i precari “storici” del Teatro Massimo, tra coro, orchestra e corpo di ballo. Precari in media da 12-15 anni. Adesso c’è il percorso delineato da una lettera al ministero dei Beni culturali per chiedere una deroga al piano di risanamento del Teatro Massimo e procedere alla stabilizzazione dei precari storici. E’ l’impegno che ha preso il sindaco e presidente della fondazione Teatro Massimo Leoluca Orlando a un incontro con le organizzazioni sindacali e i precari del teatro, alla presenza del sovrintendente Francesco Giambone e del direttore operativo della Fondazione Elisabetta Tesi.

Sono artisti con contratti che vanno dagli 8 ai 12 mesi all’anno, precari in media da 12-15 anni. “Quella della loro stabilizzazione è una strada a senso unico, non possiamo più rimandarla. Il teatro ha superato la crisi, ha risanato i conti e chiuso i bilanci con 350 mila euro di avanzo; adesso la strada dell’eccellenza si può perseguire solo attraverso complessi di artisti stabili – dichiarano il segretario generale della Slc Cgil Maurizio Rosso e la coordinatrice della produzione culturale della Slc Cgil Palermo e Rsa della fondazione Monica Piazza – E’ un segno non solo di civiltà ma serve a consolidare l’occupazione. Questi artisti hanno contribuito fattivamente al rilancio della fondazione, facendo la scelta precisa di restare al Teatro Massimo. Non avremmo potuto raggiungere i risultati che ci pongono tra le realtà virtuose del territorio nazionale”.

Il piano di risanamento, che doveva scadere quest’anno, è stato prorogato al 31 dicembre 2018. Da qui la volontà politica manifestata dal sindaco di chiedere con la lettera al ministero di poter procedere alla stabilizzazione nella consapevolezza di una gestione virtuosa del teatro fatta anche grazie ai sacrifici dei lavoratori precari. “Il tema dei precari è aperto da tanto tempo – ribadisce la Slc Cgil Palerrmo – Dopo tante richieste inascoltate, sospinte dalla grande insofferenza dei lavoratori, in merito alla necessità di dare risposte concrete sulla stabilizzazione e sulla revisione della pianta organica, speriamo non si perda un’occasione per dimostrare che la cultura e l’arte sono importanti per lo sviluppo e l’occupazione”.

L’incontro ha evitato una conferenza stampa che era già in programma per palesare le molteplici incongruenze che sussistono in Teatro sull’uso del personale precario. “La Slc-Cgil – aggiungono Maurizio Rosso e Monica Piazza – proprio per evitare che tutto ciò possa limitarsi a questo momento particolare della vita politica della nostra città, vigilerà chiedendo costanti aggiornamenti sullo stato di avanzamento di tutte le procedure per la stabilizzazione di tutti i precari. Il trionfo dell’antipolitica è dovuto anche alle false promesse della politica”. “Il raggiungimento dell’eccellenza – concludono Rosso e Piazza – come dimostrato dalle istituzioni culturali come le filarmoniche di Berlino, Vienna, etc. si raggiunge solamente attraverso organici stabili e affiatati”.

Torna su