La gestione dei rifiuti in Sicilia: da dieci anni ritardi, estemporaneità, transitorietà ed inefficienze. La Fp Cgil Sicilia denuncia l’incapacità del governo e dell’assessore regionale: ambiente oltraggiato e lavoratori allo sbando.
Il Segretario generale della Fp Cgil Sicilia Gaetano Agliozzo ed il Segretario regionale con delega all’igiene ambientale Alfonso Buscemi, in occasione del coordinamento regionale che si è tenuto oggi ad Enna, hanno dichiarato che la misura è colma. Da oltre dieci anni si spendono ingenti risorse pubbliche per gestire le emergenze. Nessuna seria prospettiva, ad oggi, per rilanciare il settore, per trasformare i rifiuti in ricchezza, per fare decollare seriamente la raccolta differenziata ed il trattamento dei rifiuti, andando oltre il conferimento in discarica. Forti interessi privati e criminali ostacolano la riforma del sistema ed il governo regionale appare impotente ed incapace di gestire seriamente un progetto di efficientamento del sistema di gestione integrata del ciclo dei rifiuti. I Comuni sono stati lasciati soli e, considerate le condizioni economiche precarie in cui versano, spesso operano con il solo fine di contenere i costi, sacrificando la qualità del servizio, le tutele contrattuali e, addirittura, praticando licenziamenti in occasione dei continui e periodici cambi di appalto. Cittadini e lavoratori sono le vere vittime dell’inefficienza del governo regionale. Si registrano ovunque: ritardi nel pagamento degli stipendi, inadempimenti contrattuali, licenziamenti e contenziosi; oltreché un servizio scadente, nonostante i pesanti costi posti a carico della collettività. L’impiantistica è insufficiente. Le discariche sono sature con lievitazione dei costi per il conferimento nelle poche discariche attive o per l’emigrazione dei rifiuti all’estero. Occorre programmare gli investimenti per dotare la regione degli impianti idonei ad assicurare il rilancio del settore, favorendo la raccolta differenziata ed il riuso dei materiale di scarto. Le SRR, previste dalla legge n.9 del 2010 non sono state costituite in tutta la Regione e ove costituite operano a scartamento ridotto ed in regime di commissariamento.Il Commissariamento purtroppo è diventato la regola che governa tali società. Nel caso di Enna, ad esempio, il Commissario seppure nominato non si è mai insediato ed in quel territorio si vive una condizione di totale anarchia, con pesanti ripercussioni sui lavoratori che, sebbene non pagati, sono chiamati comunque a svolgere il loro lavoro. In tale condizione la Fp Cgil dichiara lo stato di agitazione del personale operante nel settore ed in assenza di segnali positivi attiverà gli strumenti di mobilitazione per attirare l’attenzione sull’emergenza rifiuti coinvolgendo anche il livello nazionale della propria organizzazione e delle istituzioni per scongiurare i gravi danni che si stanno perpetrando sull’ambiente, sui cittadini, sui lavoratori e sulle risorse pubbliche. Pertanto i due segretari ritengono che debbano essere immediatamente: insediate le SRR in tutta la regione per avviare l’agognata gestione ordinaria prevista dalla Legge regionale n. 9/2010; emanate le circolari esplicative per indicare la strada univoca da percorrere per il transito dei lavoratori già operanti negli ex ATO nelle SRR; monitorate le salvaguardie previste dalla norma transitoria (art. 19 l.r. n.9/2010 allo scopo di salvaguardare i livelli occupazionali e ridare serenità a migliaia di famiglie; dotate le SRR dell’impiantistica per rafforzare la raccolta differenziata e così potranno essere evitate le procedure d’infrazione da parte dell’Unione Europea e potranno determinarsi condizioni di maggiore occupazione del personale del settore. Enna, 9 giugno 2017