Si è tenuta Giovedì 14 dicembre u.s., presso il Dipartimento Lavoro, alla presenza del Dirigente Generale Parrinello, la contrattazione sul Piano Lavoro 2017. La riunione ha subito trovato una sintesi che ha portato all’approvazione del Piano Lavoro, dell’Allegato Valutazione e delle Tabelle di Riparto del Famp 2017. L’Amministrazione ha comunicato la propria intenzione, a proposito dei 40.000 euro che mancano all’appello per il pagamento delle indennità agli Ispettori del Lavoro, di procedere senza aspettare l’integrazione dei fondi. Sarà, pertanto, distribuita la somma di 60.000 euro a disposizione e sarà compito dei vari servizi territoriali determinare una selezione per la distribuzione delle insufficienti risorse disponibili.
L’amministrazione ha accolto le obiezioni, espresse nella precedente riunione dalle organizzazioni sindacali, sull’aggancio della valutazione del personale al sistema GECO (collegato agli obiettivi dei Dirigenti) ed ha proposto una versione modificata che ha reso condivisibile il metodo di valutazione contenuto nell’allegato al Piano Lavoro. Accolta anche la proposta, di unificare la scheda di valutazione per le varie categorie contrattuali, al fine di eliminare ogni diversità di trattamento, tema molto caro alla FP CGIL che ha sempre tenuto alta l’attenzione su questa materia.
Ora è tutto pronto per far partire le contrattazioni decentrate e consentire, con tempi che si può sperare siano più celeri rispetto agli anni precedenti, l’avvio delle contrattazioni decentrate per il pagamento del saldo Famp 2017.
Approvati anche i criteri per la valutazione del compenso di cui all’art. 94 del CCRL, che sostanzialmente ricalcano quelli degli anni precedenti e prevedono l’accesso al fondo per chi è stato valutato tra 90 e 100, ha effettuato almeno l’80% delle presenze e non è stato destinatario di provvedimenti disciplinari.
Sulla riorganizzazione dei Centri per l’Impiego, un forte dibattito ha suscitato l’informativa del Dirigente Generale sul reclutamento di 60 unità di personale, quota parte di 3600 da suddividere su tutto il territorio nazionale, che il Ministero consentirebbe alla Sicilia di assumere con contratto triennale per il potenziamento. Il Dirigente Generale ha anche reso noto l’intento di voler provare ad ottenere una quota di personale più significativa per i Centri per l’Impiego siciliani.
La CGIL FP ha subito precisato che quanto prospettato dall’Amministrazione non è condivisibile nella misura in cui prefigura una scelta che può ostacolare la riqualificazione e la progressione per il personale che già opera nei Centri per l’Impiego, garantendo da decenni quei servizi all’utenza che ne qualificano l’attività. La CGIL ha fatto presente che vede emergere una certa continuità con il contenuto della delibera 381 della Giunta Crocetta che additava i Centri per l’Impiego per l’incapacità di garantire le prestazioni essenziali ed ha concluso affermando che non saranno avallate ulteriori operazioni che, sacrificando e rinviando la soluzione per gli attuali operatori dei Centri per l’Impiego, soprattutto a e B, cerchino risposte in altre direzioni. Occorre tenere alta l’attenzione e, a cominciare dalla discussione relativa al rinnovo del contratto di lavoro dei regionali, cominciare a chiamare le cose con il loro nome: l’erogazione dei servizi è stata e sarà garantita dal personale attualmente in carico ai Centri per l’Impiego ed a questo personale va garantito un percorso di riqualificazione e progressione, prioritariamente rispetto ad ogni altra possibile scelta.
La delegazione trattante Il Segreterio Regionale
- Del Popolo C. Crocè
- Savoca