Palermo, 5 aprile- “Se il Presidente della Regione ha riscontrato anomalie nella concessione dei benefici della 104 ai dipendenti regionali sporga regolare denuncia agli organi competenti, anziché gettare l’ombra del sospetto su tutti coloro che hanno l’onere di assistere genitori, figli o parenti disabili”. Lo dicono Gaetano Agliozzo, segretario generale della Fp Cgil Sicilia e Clara Crocè, della segreteria regionale Fp a proposito delle ultime dichiarazioni del presidente della regione su dipendenti regionali e legge 104. La Fp ricorda peraltro che nel Def regionale è prevista una rettifica sulla legge 104 relativamente ai dipendenti regionali che attualmente rispetto agli statali e ai privati sono penalizzati in quanto devono usufruire dei benefici della legge esclusivamente in ore. La Fp respinge inoltre le accuse in merito ai “dirigenti sindacali inamovibili”. “Sfidiamo Musumeci- dicono Agliozzo e Crocè- a dare corso subito alle elezioni delle Rsu (rappresentanze sindacali unitarie) anche nella Pubblica amministrazione siciliana, come sta avvenendo in questi giorni nel resto d’Italia. Fissiamo le regole- specificano- e lasciamo decidere ai dipendenti attraverso il libero voto democratico chi dovrà rappresentarli in futuro”. Agliozzo e Crocè aggiungono: “Basta strumentalizzazioni sulla pelle dei dipendenti regionali che con fatica portano avanti una macchina amministrativa allo sbando. Se vogliamo cambiare la Regione il presidente Musumeci non ripeta gli errori dei suoi predecessori e avvii il confronto con i sindacati per mettere in moto la macchina amministrativa della Regione. La Fp Cgil ha reiteratamente richiesto al Presidente l’avvio di un confronto serio , anche su un migliore impiego del personale che in questi anni ha subito solo mortificazioni da una classe politica che ha sfruttato per i propri interessi il malfunzionamento degli uffici. Si parli di riorganizzazione, riclassificazione, di rinnovo contrattuale e delle risorse necessarie a rendere la pubblica amministrazione moderna. Oggi ci sono dipendenti che lavorano senza computer, senza attrezzature , senza carta, senza toner e spesso sono costretti anche a mettere le mani nelle loro tasche per fare fronte a necessità d’ufficio e ciò è inammissibile”.