Si è tenuto oggi, l’incontro tra le OO.SS., l’Assessore alla Famiglia e alle politiche sociali e del lavoro dr.ssa Maria Ippolito e il Dirigente generale del Dipartimento lavoro dr.ssa Francesca Garoffolo, per discutere del percorso di stabilizzazione dei lavoratori impegnati in attività socialmente utili presso gli Enti pubblici e privati.
L’Assessore, ha dato ampia assicurazione in merito al regolare pagamento dell’assegno di utilizzo ai lavoratori ASU, nelle more dell’incontro che il Presidente della Regione Nello Musumeci dovrà tenere con i vertici della Direzionale nazionale dell’INPS, per definire il contenzioso sul presunto debito della Regione nei confronti dell’INPS, pari a 140 milioni di euro.
L’Assessore ha inoltre chiarito che il collegato alla finanziaria in discussione all’ARS, non è prevista alcuna norma per il transito dei lavoratori ASU in RESAIS, in quanto tutti gli emendamenti presentati dai vari deputati, sono stati dichiarati inammissibili.
La FPCGIL ha ribadito, in attesa di conoscere la sorte dei PIP in Resais, la necessità di rendere esigibile il percorso di stabilizzazione previsto con la legge regionale n. 8 del 2017, considerato che la stessa prevede, per cinque anni, il finanziamento la stabilizzazione dei lavoratori ASU. E’ necessario migliorare la legge eliminando quelle criticità che la rendono di difficile applicazione.
Al riguardo, la FPCGIL ha chiesto al Dirigente Generale, di conoscere quali Enti (Comuni, cooperative ,associazioni , parrocchie ecc ) abbiano presentato il piano di stabilizzazione; Il numero dei lavoratori in esubero; E se l’Assessorato al lavoro abbia provveduto ad individuare il nuovo Ente in grado di stabilizzare gli esuberi ,come previsto dai commi 6 e 8 dell’art. 11 della l.r. n.8 /2017.
La FPCGIL ha chiarito che al comma 5 la legge prevede: “il contributo previsto di cui all’art 4 comma 2 della legge regionale n° 27 del 2016, venga riconosciuto a titolo di contributo ai datori di lavoro, ivi compresi aziende Enti pubblici strumentali dell’Amministrazione regionali, gli enti territoriali e istituzionali, nonché Enti aziende da questi dipendenti”. Ciò significa che gli enti potrebbero usufruire di un contributo quinquennale.
La legge potrebbe prevedere la storicizzazione delle risorse. Per la FPCGIL è urgente l’immediata fuoriuscita dei lavoratori utilizzati, per il tramite delle cooperative, presso gli Uffici pubblici. Nelle more della stabilizzazione, il loro utilizzo potrebbe avvenire, tramite l’Assessorato al Lavoro. Del resto I lavoratori ASU, sono inseriti nel famoso elenco unico previsto della legge 125 del 2013. La FPCGIL ha evidenziato che i lavoratori ASU utilizzati nei siti archeologici, nei Musei, nelle Biblioteche Regionali, nelle ASP, nei Comuni, sono costretti a pagare le quote INAIL e RCT , le quote vengono corrisposte dai lavoratori direttamente alle cooperative.
La Dirigente al Lavoro dr.ssa Garoffolo , ha comunicato che il Dipartimento ha provveduto a pubblicare i dati forniti dagli Enti.
Secondo quanto riferito dalla Dirigente sono 5537 lavoratori impegnati in ASU.Gli esuberi dovrebbero essere 3900 . Per questi lavoratori nessun ente sia pubblico che privato ha presentato il piano di stabilizzazione.
Le OO.SS. presenti al tavolo hanno concordato con l’Assessore di presentare una proposta unitaria di modifica della L.r. 8 del 2017 che possa consentire di chiudere la vergognosa pagina di tutto il precariato anche per i lavoratori ASU