Palermo, 12 giu-”Sulla gestione dei rifiuti la Regione la smetta con un scaricabarile che può avere come effetto finale quello che i costi e i sacrifici delle incapacità dimostrate nell’ultimo ventennio e delle pessime scelte in materia saranno scaricati sui cittadini, con una pilatesca lavata di mani”. Lo dicono Gaetano Agliozzo, segretario generale della Fp Cgil Sicilia e il segretario con delega sull’ambiente, Alfonso Buscemi, riferendosi a un circolare della Regione del 7 giugno che minaccia interventi sostitutivi nei confronti dei sindaci che non raggiungono la percentuale minima di raccolta differenziata del 35% al 31 maggio e che non prevedano in bilancio le somme per l’invio all’estero dei rifiuti indifferenziati eccedenti la percentuale del 70%. Sindaci che, a loro volta, secondo la Fp finirebbero col trasferire sui cittadini i costi della mala organizzazione e mala gestione del problema, “imputabili- sottolinea la Fp- sia al livello regionale che a quello comunale. “Spiace constatare – scrivono Agliozzo e Buscemi- che i mesi trascorsi sono stati impiegati per partorire una siffatta ordinanza e quindi per dichiarare sostanzialmente l’assenza di un pensiero, in materia di ambiente e rifiuti, di contenuti educativi, persuasivi, costruttivi, positivi, ottenibile attraverso il varo di un Piano regionale dei rifiuti completo, organico ed efficace, funzionale al superamento della storica fase emergenziale”.Agliozzo e Buscemi sottolineano che “I cittadini onesti che assolvono ai propri doveri pagando le tasse e rispettando le regole sulla raccolta dei rifiuti, talvolta avviata in maniera rocambolesca, non dovranno essere caricati di costi ulteriori. Così come i lavoratori del settore, sacrificati in nome di un ipotetico risparmio e costretti a subire licenziamenti. Anche i più fortunati rimasti in servizio – aggiungono – pagano il prezzo di un sovraccarico di lavoro”.E concludono : “La qualità della gestione dei rifiuti deve essere assicurata dalla convergenza dei comportamenti di tutti i soggetti coinvolti: Regione, Comuni, società di regolamentazione dei rifiuti, associazioni ambientaliste, scuole, famiglie, singoli cittadini. I provvedimenti seri dovranno essere assunti dunque senza ulteriore indugio, per il bene della collettività siciliana”.
2018 dac