“Organizzazione del servizio e costo del personale: sono le due principali criticità emerse a due anni dalla stipula del contratto tra Seus e Dipartimento Regionale Pianificazione Strategica per il triennio 2016-2018”. A denunciarlo è la Funzione Pubblica Cgil Sicilia che ha già chiesto un urgente incontro all’Assessore alla Salute, Ruggero Razza, al Dirigente Generale dello stesso Assessorato, Mario La Rocca, e al Dirigente responsabile del servizio Emergenza-Urgenza Sanitaria. “Da tempo ormai – spiegano il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo, e Maurizio Comparetto del Dipartimento Regionale F.P. – riceviamo segnalazioni da parte del personale, costretto a subire continui prolungamenti delle prestazioni lavorative per garantire continuità al servizio. I turni spesso superano il limite massimo giornaliero che è di 13 ore. Un diritto, violato, che va certamente ripristinato, non solo per la salvaguardia della salute del lavoratore, ma anche per la qualità degli interventi. L’ipotesi di attivare la pronta disponibilità, più volte suggerita all’Azienda – proseguono Agliozzo e Comparetto – non ha finora trovato alcun positivo riscontro per la presunta inadeguatezza delle risorse destinate al servizio. E sempre per le stesse motivazioni, non sarebbe stata avviata, così ci è stato risposto, neanche la contrattazione di secondo livello. Riteniamo dunque che si debba intervenire attraverso l’adeguamento del “contratto di servizio”, previa verifica di possibili soluzioni organizzative e funzionali non già sperimentate. Ma alle questioni di carattere economico si aggiunge poi un problema atavico – osservano ancora Agliozzo e Comparetto – riconducibile alle inidoneità delle mansioni, conseguenze di malattie o di limitazioni fisiche prodotte dall’usura per l’attività svolta, spesso risolte con l’ inaccettabile metodo del licenziamento, i cui devastanti effetti si ripercuotono inevitabilmente sulle famiglie e sul tessuto scio-economico del territorio. Alla luce di quanto rilevato – sottolineano Agliozzo e Comparetto – proponiamo la condivisione di un progetto, tra Istituzioni e Organizzazioni sindacali, che tenga conto di eventuali percorsi di riqualificazione e ricollocazione, in contesti anche esterni a Seus, nella considerazione che la dotazione organica prevede i profili di amministrativo e autista soccorritore. Da qui allora la nostra richiesta di un proficuo e costruttivo confronto con i competenti rappresentanti delle Istituzioni e dell’apparato burocratico della Regione – concludono Agliozzo e Comparetto – per un approfondimento della materia, in non modo da individuare interventi correttivi per il Servizio di Urgenza Emergenza Sanitaria, che peraltro si integrerebbero nella nuova rete ospedaliera, in fase di rideterminazione ”.