Si è tenuto il coordinamento regionale dei precari alla presenza del Segretario nazionale della FPCGIL Federico Bozzanca, e del Segretario Generale della FPCGIL Sicilia, Gaetano Agliozzo. I lavori sono stati aperti dalla Segretaria Regionale, Clara Crocé, la quale ha illustrato i contenuti dell’art. 26 della l. r. n.8 del 2018, recante “Norme sulla stabilizzazione dei precari delle autonomie locali”.
Numerosi gli interventi dei responsabili dei precari e dei Segretari provinciali, presenti alla riunione. Al centro del dibattito: l’applicazione del comma 1 dell’art. 20 della legge Madia; la storicizzazione delle risorse; le procedure concorsuali interne ed esterne ; le procedure di immissione alla RESAIS; le modalità di calcolo della capacità occupazionali ; Il contributo regionale e le modalità di stabilizzazione per i Comuni dissestati. La stabilizzazione dei precari della Regione, del Comune di Palermo e il dissesto del Comune di Catania. In merito alle RESAIS vanno comprendere le intenzioni del governo anche alla luce dell’intervento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la quale ha impugnato la norma del passaggio degli ex PIP, fino al 30 giugno le società sottoposte a controllo pubblico non possono procedere a nuove assunzioni a tempo indeterminato, se non attingendo agli elenchi del personale eccedente.
Dopo il dibattito, i lavori sono stati conclusi dal Segretario Nazionale Federico Bozzanca. ”Desidero relazionarmi con tutti voi con la massima franchezza- ha detto il Segretario Nazionale – la vertenza dei precari siciliani bisogna affrontarla nel migliore dei modi senza ulteriori indugi e rinvii. E’ impensabile pensare di proporre miglioramenti alla normativa vigente, anche in considerazione dell’attuale quadro politico che governa il nostro paese. Del resto, sia le norme nazionali e che quelle regionali consentono la stabilizzazione. I parametri economici , grazie a queste norme, possono essere elevati attraverso la sommatoria della spesa prevista per il personale flessibile, con la somma derivante dalle risorse per la capacità assunzionali. A prescindere dalla richiesta dell’emanazione della direttiva, avanzata dalla Segreteria Regionale all’Assessore alle Autonomie Locali, riteniamo non più procrastinabile l’apertura delle vertenze territoriali e nei singoli posti di lavoro, per rendere esigibile la stabilizzazione dei lavoratori. E’ necessario accelerare i processi di stabilizzazione stante l’incertezza del quadro politico. Non sappiamo cosa potrebbe accadere in futuro. L’impegno che la Segreteria Nazionale oggi assume è quello di intervenire nel caso in cui dovessero insorgere dei singoli problemi o sulla necessità di eventuali proroghe. In merito agli aumenti contrattuali per i Comuni dissestati, il Segretario Nazionale ha chiarito che a far data del 21 maggio 2018, tutto quello che è inserito nel tabellare risulta esigibile, anche per gli Enti dissestati. Il 3,48 % è un costo in più per il sistema degli Enti Locali, i quali devono provvedere ad adeguare gli stipendi ai lavoratori. Per quanto concerne l’applicazione del comma 1 dell’art. 20 della legge Madia, il Segretario Nazionale è stato lapidario: ai precari siciliani si applica il comma 2 , pertanto devono essere espletati i concorsi interni. La Segreteria Nazionale è pronta comunque ad intervenire, in corso d’opera su eventuali difficoltà che dovessero nel tempo intervenite” – ha concluso Bozzanca.