“Si avviino immediatamente le procedure amministrative per sostituire il personale mancante, senza adottare misure provvisorie ed effimere, affinché il grave disservizio non debba più ripetersi”. La Funzione Pubblica Cgil Sicilia sollecita i vertici aziendali del “Garibaldi” di Catania a prendere i provvedimenti del caso dopo l’ultimo, increscioso, episodio che ha portato alla sospensione della erogazione di farmaci antiblastici ai malati oncologici da parte della struttura ospedaliera, nella sua articolazione denominata UFA. “L’assenza per malattia verificatasi improvvisamente nelle ultime settimane estive al Day Hospital – puntualizzano il segretario generale, Gaetano Agliozzo, il segretario regionale dei Medici, Renato Costa, e il segretario Fp Cgil di Catania, Salvatore Cubito – non può costituire una attenuante per la Amministrazione, né può essere invocata una mancata e tempestiva comunicazione del problema. La sequenza di assenze – aggiungono – ha inizio nel maggio scorso, tempo in cui sono venute a mancare due unità, seguite da ulteriori due nel mese di giugno, lasciando la UFA coperta soltanto da due unità, di cui una ulteriormente non in servizio da alcune settimane per malattia. Uno scenario di cui i vertici dirigenziali sono stati regolarmente informati, i quali, considerata la specificità della preparazione richiesta per queste particolari figure professionali, non possono pensare di risolvere la criticità trasferendo d’urgenza personale non adeguatamente formato. Il principio dei vasi comunicanti in questo caso non vale. In conseguenza di queste doverose premesse – sottolineano ancora Agliozzo, Costa e Cubito – sembra ingiustificabile che non siano state ancora valutate soluzioni adeguate rispetto all’emergenza. Anzi, quanto accaduto qualche giorno fa, denota, ahinoi, una debolezza di programmazione nel mancato potenziamento e mantenimento della missione oncologica di questa A.R.N.A.S. – Azienda di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione, debolezza che sappiamo estendersi anche ad altri servizi. Come in altre occasioni e sedi la Funzione Pubblica Cgil Sicilia ha rappresentato e denunciato – concludono Agliozzo, Costa e Cubito – è necessaria una distribuzione delle risorse in base alla mission che ad ogni Azienda Ospedaliera viene assegnata nell’ambito della rete ospedaliera, che poi inevitabilmente ricade sulla articolazione delle Unità Operative, dei Servizi e del personale di riferimento, affinché l’utenza possa usufruire di un servizio di eccellenza, senza mai imbattersi in spiacevoli accadimenti”.