Vertenza centri dialisi in Sicilia, a rischio 25 posti di lavoro. Fp Cgil: individuata soluzione alternativa ai licenziamenti

“Stiamo lavorando per evitare i licenziamenti. La soluzione individuata, condivisa dalla società, passerà al vaglio del lavoratori”. La Funzione Pubblica Cgil Sicilia, assieme alle altre organizzazioni di categoria, è impegnata nelle vertenza che riguarda la  “Diaverum Italia”, che nel territorio regionale gestisce in convenzione  18 centri di dialisi e assiste 1250 pazienti. Venticinque i posti a  rischio.  Gli esuberi sono stati rilevati nelle strutture di Augusta, Castelvetrano, Barcellona  Pozzo di Gotto, Catania, Marsala, Nissoria, Palagonia, Ribera, Riesi,  Sciacca e Troina, mentre quella di San Gregorio di Catania è stata chiusa. “In attesa dell’intervento, da noi sollecitato, dell’Assessore regionale alla Salute, Ruggero Razzo, in cui confidiamo, per la convocazione di un Tavolo tecnico – spiegano i rappresentanti della Fp Cgil, Clara Crocè, segretaria regionale, ed Enzo Maggiore, segretario della sede di Caltagirone – vogliamo porre un argine a questo nuovo dramma occupazionale nell’ Isola. “Ci giocheremo a pieno le nostre carte – proseguono Crocè e Maggiore – per evitare che l’annunciato licenziamento collettivo si concretizzi. Ecco allora che, avendo visionato numeri e documenti e ricevuto dalla società i chiarimenti richiesti, abbiamo concordato, di concerto con la Diaverum Italia, di verificare la disponibilità dei lavoratori, in servizio nei centri interessati dalla procedura, ad accettare, in alternativa alla perdita del posto, la riduzione dell’orario di lavoro con il riproposizionamento della retribuzione. In caso contrario resta la soluzione, sempre di intesa con la società, della chiusura del rapporto di lavoro a fronte della corresponsione di un’incentivazione all’esodo” – concludono Crocè e Maggiore”.

 

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