“Se la nostra richiesta di incontro continuerà ad essere ignorata, saremo costrette a farci sentire attraverso un’azione di protesta”. A lanciare l’ultimatum, all’Assessore alle Politiche Sociali e del Lavoro Maria Ippolito, sono le Segreterie regionali delle Funzioni Pubbliche di Cgil e Cisl. Il terreno della contesa è quello della stabilizzazione dei lavoratori impegnati in attività socialmente utili. E in particolare, il silenzio calato sulle proposte di modifica dell‘art. 11 della L.R. N°8 del 2017 in riferimento alle “Disposizioni in materia di soggetti utilizzati in attività e lavori socialmente utili”, che entrambe le sigle sindacali, assieme all’istanza di incontro, avevano trasmesso all’Assessorato. Nonostante i ripetuti solleciti formali, nessuna convocazione è pervenuta. Anzi, l’Assessore ha giustificato la propria inadempienza scaricando responsabilità sui sindacati, affermando: ”ancora non hanno presentato alcuna proposta”, oppure “è stata presentata in ritardo”. “Serve senso di responsabilità istituzionale – concludono le Funzioni Pubbliche di Cgil e Cisl – non si può giocare sulla pelle dei lavoratori. Ecco perché rinnoviamo l’immediata convocazione di un momento di confronto con le Organizzazioni del comparto. In caso contrario, nostro malgrado, attiveremo le procedure per promuovere una mobilitazione di protesta”.