Si è tenuto l’incontro richiesto dalla FP CGIL Sicilia per discutere della stabilizzazione e delle proroghe dei contratti ai precari in servizio presso i Liberi Consorzi di Enna, Trapani, Agrigento e della Città Metropolitana di Messina. All’incontro hanno preso parte l’Assessore Regionale alle Autonomie Locali, Bernardette Grasso, e il Dirigente Generale del Dipartimento alle Autonomie Locali Margherita Rizza. Presenti anche il Commissario della ex Provincia di Agrigento e i dirigenti dell’ ex Provincia di Enna.
Per quanto riguarda la situazione di Agrigento, l’Amministrazione ha comunicato “che l’Ente ha già provveduto alla proroga del personale precario. Ha inoltre precisato “che l’Ente ha approvato il bilancio e intende stabilizzare i lavoratori precari”. Pertanto, ha chiesto chiarimenti in ordine al contenuto di alcune norme che sembrerebbero impedire la stabilizzazione del personale precario e segnatamente:
1) L’Osservatorio istituito con norma regionale non si è mai riunito nell’ultimo anno, impedendo di fatto qualsiasi iniziativa;
2) Rispetto alla norma che impone la riduzione della dotazione organica del 15%, l’ex Provincia regionale di Agrigento è in atto fuori con una percentuale del 6,8%. Alfonso Buscemi, Segretario Regionale della FPCGIL ha chiesto all’Assessore “un impegno politico finalizzato alla modifica di tali norme che impediscono la legittima stabilizzazione del personale precario”.
Sul versante Trapani, nonostante l’ex Provincia abbia chiuso il bilancio in pareggio, il Commissario ha proceduto a prorogare i contratti al personale precario solo per un mese. “Chiediamo all’Assessore di valutare anche l’opportunità – questa la linea del sindacato – di convocare una conferenza alla presenza di tutti i Commissari al fine di dare delle direttive univoche. Il Commissario di Trapani – ha sottolineato Enzo Milazzo, Segretario Generale della FP CGIL di Trapani – lamenta di non riuscire ad avere un dialogo con la Regione. Non possiamo sottacere che l’ art. 6 della l.r. 27 sembrerebbe escludere dai processi di stabilizzazione proprio i precari delle ex Province”.
L’ex Provincia regionale di Enna, dal canto suo, non riesce a chiudere il bilancio per cui il Commissario non intende procedere alla proroga del personale precario. Il Segretario Generale della FPCGIL di Enna, Giovanni La Valle, ha evidenziato “che non è ammissibile la proroga di mese in mese e ha chiesto all’Assessore l’impegno politico per abolire la norma che prevede il taglio del 15% del personale”.
Il Sindaco della città Metropolitana di Messina ha fatto pervenire una nota con la quale chiede un parere in merito alla proroga dei contratti e alle procedure di stabilizzazione al personale precario. La Segretaria FP CGIL Sicilia, Clara Crocé, nel suo intervento, ha ravvisato la necessità di dover esitare urgentemente la richiesta avanzata dal sindaco.
L’ Assessore Grasso ha chiarito “che il Governo regionale ha già da tempo (ma purtroppo senza successo) avviato un dialogo con il Governo nazionale per rivedere l’Accordo Stato-Regione sottoscritto dall’ex governo Crocetta, che prevedeva la riduzione della spesa sul personale, finanziata con il taglio del personale delle ex Province e il finanziamento degli Enti esclusivamente con fondi del bilancio della Regione. Inoltre ha riferito che la Regione partecipa con un suo componente al Tavolo nazionale sulla finanza locale.
Alcuni deputati – è stato evidenziato durante l’incontro – hanno presentato un emendamento per gli Enti dissestati e per le ex Province. Ecco il testo: ”Gli Enti che hanno dichiarato il dissesto, nonché per i Liberi Consorzi e le Città Metropolitane il termine del 31 dicembre 2018, indicato per avviare le procedure di stabilizzazione dei lavoratori con contratto a tempo determinato, è stato prorogato al 31 dicembre 2019”. L’ emendamento è stato esitato nelle scorse ore dal Parlamento siciliano.
Rispetto a questo emendamento, la FP CGIL Sicilia ha chiesto di conoscere l’eventuale rischio impugnativa da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’Assessore ha risposto “di essere in attesa di un confronto con il Governo per affrontare il tema degli Enti dissestati, per i quali al momento non è possibile alcuna stabilizzazione per i precari”. Inoltre ha riferito “è stato chiesto un incontro per fare inserire nel mille proroghe l’emendamento per i Liberi Consorzi”.
La FP CGIL Sicilia, pur apprezzando lo sforzo dell’Ars, ha fatto presente “che i contratti dei precari devono essere prorogati entro il 31 dicembre di quest’anno, anche in assenza di approvazione dei bilanci da parte degli Enti dissestati o delle ex Province, tenuto conto che l’onere finanziario per il proseguimento del rapporto di lavoro è a totale carico del bilancio regionale”. La FP CGIL Sicilia annuncia che “attiverà procedure, anche legali, contro qualsiasi Ente che non dovesse procedere alla proroga dei contratti al personale precario e invita la Regione a fare chiarezza, a partire dal parere destinato al sindaco della Città Metropolitana di Messina”.