“Governo regionale e Corte dei Conti dialoghino e definiscano regole certe e uniformi per la stabilizzazione dei precari negli enti locali”. A chiederlo sono i segretari generali di Fp Cgil, Gaetano Agliozzo, della Cisl Fp, Paolo Montera, e della Uil Fpl, Enzo Tango, dopo che tre comuni siciliani – San Pier Niceto, Milazzo e Custonaci – si sono rivolti alla magistratura contabile per avere un parere sulla stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato. “Dal mancato confronto tra le due istituzioni potrebbe derivare un’incertezza insostenibile. Servono regole chiare e standardizzate – ribadiscono – ed è opportuno, quindi, avviare al più presto un confronto sul tema, così da definire criteri inequivocabili e validi per tutti, che le amministrazioni comunali possano seguire alla lettera, senza scappatoie”.
“La stabilizzazione dei precari degli enti locali – concludono Agliozzo, Montera e Tango – processo avviato a livello nazionale con la legge Madia e, successivamente, perfezionato in Sicilia con la legge di Stabilità regionale (norma che non ha subito censure dal governo romano), non può adesso nterrompersi o regredire a causa dell’incertezza delle regole da seguire. I lavoratori precari da troppi anni vivono in un limbo e hanno diritto a trovare finalmente una soluzione per la loro vertenza”.