“Un segnale importante l’approvazione dell’art.19 per i lavoratori Asu della
Sicilia. La norma è frutto di un incessante lavoro svolto con le forze politiche di
maggioranza e opposizione e di oltre un anno di interlocuzioni presso gli uffici
dell’Assessorato al ramo ed i Tavoli della V Commissione Lavoro”. Ad
affermarlo è la Fp Cgil Sicilia dopo il passo avanti registrato ieri sera all’Ars.
“Il testo della tormentata norma – spiegano il Segretario Generale, Gaetano
Agliozzo e il segretario regionale Massimo Raso – è stato più volte rimodulato,
stralciato, accantonato e riscritto, perdendo molte delle parti fondamentali e
rivendicate dalla nostra Organizzazione, ma aggiunge certamente un tassello
significativo per eliminare definitivamente l’intermediazione di cooperative e soggetti che non siano Enti Pubblici. In questo modo si aprono le porte alla
stabilizzazione anche degli ASU ancora utilizzati attraverso il privato
sociale ma la stabilizzazione per tutti i 5300 ASU rimane ancora lontana. Fp
Cgil ribadisce che vada approvata per intero la piattaforma presentata al Tavolo della Quinta Commissione ed in tutti gli incontri tenutisi con l’Assessore
Scavone, ed in particolare si dovrà stringere l’obiettivo sulla “storicizzazione
della spesa”, procedura che è stata autorizzata dal Governo Nazionale per altri precari, e sulla incentivazione della fuoriuscita dal bacino attraverso
l’eliminazione del vincolo decennale per il raggiungimento dell’età
pensionabile. Esistono le condizioni per procedere alla stabilizzazione di questa
platea di lavoratori senza nuovi oneri a carico della Regione e siamo convinti –
concludono Agliozzo e Raso – che con una seria interlocuzione con lo Stato sia
possibile attingere a nuove risorse. Questa forza lavoro,
ormai è insostituibile, deve essere inserita a pieno titolo negli organigrammi
degli Enti. Chiediamo sin da subito, conclusi i lavori dei Collegati, che la
Giunta si faccia promotrice di una proposta governativa vera e seria per porre fine a questa annosa vertenza che coinvolge e rischia di mettere sulla strada ben 5 mila lavoratori e le loro famiglie. La FP CGIL seguirà costantemente i lavori
ed in assenza di risposte, in tempi brevi, attiverà tutte le azioni di mobilitazione
a sostegno della vertenza”.