“Un grande risultato, per nulla scontato”. Fp Cgil saluta positivamente l’accordo raggiunto con la Seus rispetto alla lunga vertenza legata al pagamento degli straordinari per i lavoratori della società che gestisce in Sicilia il servizio delle ambulanze. “Finalmente dopo circa 9 anni – spiegano il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo, e il Responsabile regionale del Dipartimento, Maurizio Comparetto – si è arrivati ad un epilogo che, sostanzialmente, riteniamo soddisfacente, dal momento che quasi tutte le nostre osservazioni e rivendicazioni hanno trovato pieno riscontro”. Uno dei principali nodi era rappresentato dal riconoscimento agli autisti soccorritori dei compensi per prestazioni svolte e mai retribuite. “In questa direzione – precisano Agliozzo e Comparetto – l’intesa formalizzata prevede che la Seus pagherà nella misura del 100% il debito maturato negli ultimi due anni, mentre all’80% per quello accumulato nei periodi precedenti, fino al 2010, di cui 2 ormai in prescrizione. Ma questo 80% lieviterà di oltre una decina di punti percentuali grazie alle misure alternative che faranno parte del welfare aziendale, prossimo alla istituzione. In questa ottica, l’ipotesi più accreditata sembra essere quella della pensione integrativa. Dunque siamo molto vicini a quello che era il monte complessivo stimato – osservano ancora i due rappresentanti della Fp Cgil Sicilia – questo significa che i lavoratori potranno finalmente riscuotere quasi totalmente il credito vantato. Un rilevante traguardo che si accompagna ad altri risultati che siamo riusciti a portare con grande determinazione a casa. In riferimento, ad esempio, al debito orario – evidenziano Agliozzo e Comparetto – alla nostra richiesta, finalizzata ad ottenere una percentuale di abbattimento in favore dei lavoratori, la società ha assunto una posizione di prossimità, acconsentendo alla rettifica qualora l’operatore dimostri che il deficit di attività sia da attribuire alla cattiva organizzazione e non alla propria volontà. Sono state accolte anche le nostre richieste in ordine sia alla necessità di istituire degli incontri periodici, fissati in modalità quadrimestrale, per la verifica sull’andamento delle tematiche relative all’orario di lavoro, sia alla modifica dei verbali di conciliazione e soprattutto nella parte in cui si stabilisce che le stesse si svolgeranno tutte in sede sindacale. Ovviamente chi non vorrà aderire al percorso conciliativo tracciato e definito in questo accordo – concludono Agliozzo e Comparetto – sarà libero di seguire la procedura legale. Nessuno sarà costretto a farlo, fermo restando che questa intesa è destinata ad aprire le porte ad una più semplice ed immediata riscossione dei compensi”.