FP CGIL CISL FP E UIL FPL avevano già avuto modo di segnalare al Governo regionale gli effetti della Sentenza della Corte Costituzionale sulle IPAB, insieme alla estrema urgenza di porre mano, da parte del Parlamento Siciliano, ad una legge di riforma organica del settore peraltro annunciata e attesa da decenni.
Oggi tornano alla carica con una nota a firma dei 3 Segretari Generali (Agliozzo, Montera e Tango) e dei 3 responsabili del “pezzo” IPAB (Raso, Drago e Crimi) anche a seguito di un fatto estremamente grave successo a Ravanusa (Agrigento) dove , addirittura, a seguito della Sentenza, il Comune ha revocato le delibere di assunzione del personale che avevano ottenuto (dal Tribunale e per ben due volte) con l’applicazione dell’art.34 e l’assunzione al Comune.
“Questo a Noi sembra davvero inammissibile! Siamo difronte a rapporti c.d. esauriti per i quali non può avere efficacia la sentenza della Corte.“
“Il Comune, ovviamente, supporta la propria deliberazione con un parere legale ma che è appunto un parere.”
“A Noi sembra particolarmente speciosa la solerzia con cui il Comune ha provveduto a dare seguito alla citata sentenza della Corte, dandone, peraltro, una interpretazione che a Noi sembra davvero errata, ma chiediamo alle Istituzioni Regionali di esprimersi sul fatto e dare indicazioni uniformi agli Enti Locali della Sicilia”.
Torniamo a ribadire che sull’intero “capitolo IPAB” occorre intervenire con urgenza: ci sono tanti Lavoratori che vantano mensilità; ci sono contributi non versati; la necessità di restituire a questi Lavoratori certezze e futuro: occorre stabilire, territorio per territorio, quali e quante IPAB possano essere trasformate in ASAP e definire come garantire un reddito ai Lavoratori che non dovessero trovare collocazione in questo processo di trasformazione.
Ribadiamo e reiteriamo la richiesta di un confronto urgente e non più rinviabile su queste questioni.