La frenetica emanazione di messaggi ad opera della direzione centrale, aventi ad oggetto le modalità di applicazione del lavoro agile al personale dell’istituto, ha indotto le scriventi OO.SS. a richiedere un incontro urgente alla direzione regionale Sicilia, al fine di argomentare:
- sulle comunicazioni centrali e regionali, pervenute nella serata di venerdì e nelle giornate
di sabato e domenica; - sul manifesto blackout occorso in ordine alle corrette modalità di comunicazione tra
datore di lavoro e lavoratori; - sulla stretta tempistica imposta ai lavoratori per manifestare la propria volontarietà e
preferenza circa la scelta della modalità operativa smart e delle giornate di riferimento e
per disciplinare le turnazioni ed i rientri nelle sedi; - sul contenuto dei messaggi ed in particolare di alcuni aspetti quali la non cumulabilità
delle giornate e l’accesso al lavoro agile da parte dei lavoratori fragili; - sull’opportunità di prevedere possibili priorità per i genitori di minori in età prescolare e
scolare (fino a 14 anni), per i pendolari e per gli ultrasessantenni; - sulla necessità di distribuire dispositivi di protezione individuali, adeguati all’attuale
situazione epidemiologica ovvero stigmatizzando la distribuzione delle attuali
mascherine riportanti il logo INPS.
Intendevamo centrare un preciso target, procrastinare il termine, fissato da l direttore regionale, di presentazione delle nuove richieste di Smart Working, originariamente fissato alle ore 12:00 del 14 settembre (HERMES.12/09/2020.0003298), poi slittato alle ore 12:00 del 16 settembre.
In questo momento attendiamo la pubblicazione del messaggio con il quale il direttore ufficializza, come da noi richiesto, l’ulteriore rinvio del termine, a venerdì 18 settembre e fissando l’efficacia della pianificazione e turnazione delle presenze curata dalla dirigenza competente, a decorrere dal 28 settembre. Si tratta di un importante segnale, che evidenzia il lavoro svolto dalle OO.SS sempre teso al fruttuoso dialogo con la dirigenza regionale. Come specificato nel MSG 3317 riguardo la tutela dei lavoratori fragili, in particolare i soggetti con certificazione di handicap, ai sensi dell’art. 3, comma 3 della legge n. 104/1992, devono inoltrare la domanda di smart working con esonero da ll’obbligo del rientro settimanale. Nel prologo del nostro intervento abbiamo stigmatizzato le decisioni operate a livello centrale, poiché nel pieno rispetto di quanto prescritto dal legislatore è fondamentale che i vertici dell’amministrazione sappiano riconoscere l’impegno profuso dal personale, che in questo delicato periodo emergenziale ha risposto in maniera eccellente, sostentando i lavoratori posti in
cassa integrazione e senza mai arretrare rispetto all’erogazione di altri prodotti che quotidianamente sono liquidati. E’ in questo scenario che si innestano le rimostranze, coralmente avanzate da tutte le sigle sindacali presenti al tavolo, c irca la messa in distribuzione dei DPI ed in particolare delle mascherine attualmente in uso. Le succitate, acquistate direttamente a livello centrale, vantano uno scarso potere filtrante e risultano in molti casi difficilmente adattabili ai
visi di molti colleghi.
Fp Cgil e Cisl Fp, dopo aver avanzato la richiesta in riunione hanno chiesto, unitamente alle altre sigle sindacali presenti, il ritiro delle stesse e la sostituzione con mascherine almeno di tipo chirurgico. Riteniamo inoltre, aspetto questo fortemente evidenziato, non chiusa la partita inerente alla concessione del buono pasto durante l’attività smart e a tal fine, solleciteremo le rappresentanze nazionali per ottenere un beneficio, da non considerare circoscritto al solo periodo trascorso. Abbiamo infine evidenziato come in alcune sedi, la dirigenza abbia chiesto, anticipando in modo incomprensibile, le disposizioni del direttore regionale, l’immediata richiesta di Smart working o ancora, abbia interpretato in modo soggettivo le comunicazioni della direzione centrale, affermando che nell’ambito di un gruppo di lavoro solo la metà dei lavoratori potrà essere autorizzato al lavoro agile (circostanza smentita dalle precisazioni pubblicate con il MSG HERMES.14/09/2020.0003317). A tal proposito è necessario sottolineare come l’avvento della “terza fase” nelle sedi territoriali della nostra regione, dovrà contemperare il rientro nei luoghi di lavoro con un efficace sicurezza e salute dei lavoratori e pertanto, siamo tutti chiamati ad assicurare una capillare attenzione e un odierno e crescente monitoraggio, in ordine al rispetto di tutte le prescrizioni dettate dall’emergenza COVID 19. Invitiamo dunque, a comunicare le rilevazioni circa inefficienze e/o carenze accusate nelle province affinché queste possano essere enunciate in sede di osservatorio regionale.
FP CGIL Tusa/Cascino
CISL FP Barone