ASU – SINDACATI: LA PROSSIMA FINANZIARIA DECIDA IL FUTURO

Oggi nell’audizione nella V Commissione ARS, grazie all’impegno delle nostre Organizzazioni Sindacali, è stato compiuto un ulteriore passo in avanti, non solo per iLavoratori ASU dei BB.CC. ma per tutti i Lavoratori ASU.

Il Governo, oggi presente con gli Assessori Samonà e Scavone, adesso, è chiamato a tradurre questi intendimenti nella prossima finanziaria perché non vorremmo che finisse come l’anno scorso quando si era convenuto su un percorso poi accantonato.

​Non ci sfuggono i problemi legati alle “capacità assunzionali”, né quelle finanziarie più complessive, ma lequestioni che abbiamo di fronte non possono rimanere sospese: occorre da parte di Governo e Parlamento la “presa d’atto” che per questi 4.663 Lavoratori deve finire la lunghissima storia di 23 anni di precariato (non si può vivere con un sussidio di 590 euro!) e che va avviato un percorsoche deve puntare alla loro definitiva “stabilizzazione”soprattutto in quelle condizioni dove questo è particolarmente urgente ovvero dove le croniche carenze di personale hanno finito con l’assegnare a questi Lavoratori un ruolo determinante nel mantenere in piedi servizi.

​ ​Così come occorre tornare a puntare alla riduzione del “bacino” (agevolandone la fuoriuscita) e a rendere esigibile la norma (l’art. 15 della Legge 17/2019) che sancisca la fine della intermediazione delle Cooperative nell’utilizzo del Personale ASU.

​L’Audizione di oggi era focalizzata sui circa 300 ASU impegnati nei Beni Culturali. dopo la recente pronuncia della Corte Costituzionale circa la loro “utilizzazione diretta”, ed è l’esempio concreto di un settore nel quale grazie personale ASU si riescono a tenere aperti molti “beni culturali” siciliani, un settore che ha un grande fabbisogno di personale, come riconosciuto dal “piano dei fabbisogni” e che deve dare concreta risposta a questi Lavoratori ed anche all’annosa questione dei “catalogatori”.

​FP CGIL, CISL FP E UIL TEMP SICILIA hanno chiesto che la Regione, quale Ente Utilizzatore, deve farsi adesso carico del processo di stabilizzazione e, da subito, della integrazione oraria di questi Lavoratori.

​E’ stata posta con forza la necessità, anche alla luce della crescita esponenziale dei contagi COVID19, che vanno superati i problemi connessi alla gestione dell’emergenza e che i provvedimenti del Governo (esenzione, lavoro agile e quant’altro) devono riguardare l’insieme dei Lavoratori, ASU compresi, a partire dalla vicenda del “recupero ore” per la quale c’è l’impegno achiarire ulteriormente che essa riguarda l’intero periodo di sospensione forzata.

​In tempi brevi, prima dell’approvazione della Finanziaria, verrà riconvocato un “tavolo” con il compito di approfondire le questioni discusse e per tradurre, concretamente, in norme condivise che dia le risposte attese ai Lavoratori ASU che sono impegnati nei Comuni, nelle ASP, negli enti Regionali, nel “privato sociale” e nei Beni Culturali.

​Noi continueremo a vigilare e a spingere affinché avvenga.

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