“Abbiamo posto con forza la questione della mancanza dell’impiantistica e dell’esigenza che anche su questo ci possa essere un confronto di merito per individuare, territorio per territorio, le questioni aperte e le soluzioni possibili, in una condizione che, per effetto dell’esaurimento delle capacità ricettive delle grandi discariche e in presenza di quantità e qualità della differenziata ancora a livelli troppo bassi (soprattutto nelle aree metropolitane), vede la Sicilia sempre a rischio di una nuova emergenza rifiuti e sindaci e cittadini in grande difficoltà, come testimoniato dai sindaci di Carini e Bagheria presenti all’audizione”.
Cosi i segretari generali di FP CGIL Gaetano Agliozzo, Fit Cisl Dionisio Giordano e regionale Uiltrasporti Pietro Caleca , al termine dell’’audizione in quarta commissione all’ARS che si è svolta oggi su richiesta degli stessi sindacati sul tema della riforma degli Ambiti Territoriali Ottimali e sulle nuove disposizioni per la gestione integrata dei rifiuti. Presenti anche l’assessore regionale all’Energia Alberto Pierobon e il direttore generale regionale del Dipartimento Rifiuti Calogero Foti.
“Anche se alcune delle nostre osservazioni iniziali hanno fatto parte del testo, su altre abbiamo ribadito oggi le nostre perplessità e i nostri dubbi. Sul tema del personale c’è sempre stata ed è frutto anche della nostra battaglia, la tutela dei lavoratori del ‘bacino’ a suo tempo individuati nell’Accordo Quadro Regionale del 2013. Pur tuttavia, resta ancora non del tutto individuata la soluzione della continuità occupazionale del personale amministrativo”. I sindacati concludono “A tre anni dal suo insediamento il Governo Musumeci non riesce, su questo tema, a segnare la svolta che serve e lo stesso ddl, anche se approvato domattina, non dispiegherebbe alcun sostanziale beneficio rispetto alle procedure di affidamento già poste in essere che, con gli ARO, hanno visto moltiplicare a dismisura le stazioni appaltanti”.