“La sentenza 279/2020 della Corte Costituzionale, che ha espresso un giudizio di legittimità costituzionale sulla norma impugnata (l’Art. 3, c. 3°, della legge della Regione Siciliana 06/08/2019, n. 15 110/2019) ha riconosciuto la giustezza della norma regionale. Adesso ci aspettiamo dalla Regione una spinta al completamento del processo di stabilizzazione, sia dei contrattisti che delle altre forme di precariato esistenti”. Ad affermalo è una nota della FP CGIL Sicilia a firma del Segretario Generale, Gaetano Agliozzo, e di Massimo Raso, Segretario regionale con delega al precariato. “Occorre mettere mano subito ad un “piano straordinario di assunzioni” – aggiungono Agliozzo e Raso – che miri da un lato a chiudere la pagina nera di un precariato che va avanti da decenni, e dall’altro a riempire i vuoti che si sono determinati nelle piante organiche degli Enti, i quali, per effetto dei blocchi assunzionali e delle fuoriuscite pensionistiche, sono rimasti sguarniti nei loro assetti lavorativi, specie in alcuni ambiti professionali. Alla luce di questa importante sentenza – concludono Gaetano Agliozzo e Massimo Raso – Fp Cgil Sicilia chiede che si avvii, al più presto, un ragionamento concreto e responsabile con l’Assessorato alla Funzione Pubblica ed alle Autonomie Locali, coinvolgendo anche l’Anci, in modo da pianificare un percorso condiviso finalizzato a raggiungere gli obiettivi della stabilizzazione. Solo una Pubblica Amministrazione in piena efficienza può consentirci di superare la crisi e sfruttare appieno le opportunità offerte dalla necessità di ricostruire il tessuto economico e sociale”.