Un mese fa veniva pubblicata nella GURS il famoso art. 36 della Legge 9/2021 sulla stabilizzazione degli ASU.
Ad un mese di distanza non abbiamo ancora nessuna indicazione operativa su tante, troppe questioni.
Comuni, Enti e gli stessi Lavoratori cominciano a chiedere e a chiedere come fare e come risolvere i dubbi, ma occorre fare presto se vogliamo cogliere la opportunità di completare le procedure di stabilizzazione entro il 2021!
Abbiamo chiesto, insieme a CISL e UIL, e torniamo a sollecitare la convocazione urgente del “tavolo permanente” che serva a chiarire e a trasmettere certezze sulle seguenti questioni:
👉 a che punto è la Regione con la necessità che ha di dover stabilizzare quelli che lavorano al proprio interno perché in “utilizzazione diretta” come nel caso dei Beni Culturali o indiretta (Genio Civile, Motorizzazione, Camera Commercio, Enti Parco ecc.). Assessore Zambuto doveva interloquire col Ministero, ma non abbiamo ricevuto ancora nessuna informazione che ci tranquilllizzi;
👉 chiarire agli Enti che le risorse saranno disponibili anche dopo il 2024;
👉 sottolineare che il contributo regionale non si calcola tra le spese per il personale;
👉 chiarire la questione dell’inquadramento del personale. Le norme nazionali prevedono le assunzioni in deroghe solo per le cat. A e B. Le categorie superiori devono essere declassare, o può l’ente con le dovute autorizzazioni di legge assume anche le categorie superiori?
👉 Approntare modulistica e dove inviare le richieste
👉 Ricollocazione degli ASU che sono in cooperative associazioni del terzo settore, chiese ecc., uscirà elenco, stanno facendo interpello?
Confidiamo molto nella serietà e nello scrupolo con il quale il Direttore Generale del Dipartimento Lavoro, l’Ing. Gaetano Sciacca, ha seguito la vertenza, ma serve una chiarezza diffusa e condivisa nei tempi giusti.
Il Coordinatore Regionale ASU FP CGIL IL SEGRETARIO REGIONALE
Salvo Musolino Massimo Raso