PROVINCE – NASCE COORDINAMENTO INTERPROVINCIALE. FP CGIL: RILANCIARE IL DIBATTITO SULLE PROVINCE

La FP CGIL SICILIA ha riunito i propri RSU delle Città Metropolitane di Palermo, Catania e Messina e quelli dei Liberi Consorzi della Sicilia ed intende riaprire il ragionamento sul “governo delle Aree Vaste” e rilanciare il dibattito sulle province.
Enti abbandonati al loro destino da una “riforma” nazionale che tracciava un percorso di svuota mento delle Province nella prospettiva della loro abolizione dalla Costituzione, un tentativo fallito dopo l’esito del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, ma anche da quelle regionali.

Norme lasciate a metà, mai completate e che ha lasciato anche “a metà del guado” il personale, i servizi, le tante competenze che erano e sono in capo alle ex province, oggi Città Metropolitane e Liberi Consorzi, funzioni di delicate e impegnative per la vita dei territori: dall’edilizia scolastica alla viabili tà, dalle politiche per la disabilità all’ambiente, che impattano direttamente su diritti primari delle persone, quali istruzione, mobilità, sicurezza.

Le province sono istituzioni costitutive della Repubblica, hanno un ruolo e attribuzioni peculiari nel sistema Paese, per questa ragione, occorre superare definitivamente la propaganda assurda che le ha fatte diventare il monumento della “cattiva politica” e degli sprechi, occorrerebbe riaprire un percorso di revisione della “Legge Del Rio” la 56/2014 e delle norme Siciliane a partire dalla Legge 15/2015 poiché presentano limiti che hanno causato instabilità e incertezze a danno esclusivo delle comunità e dei territori.

Occorre porre fine alla situazione di incertezza finanziaria di questi enti con misure strutturali e programmatiche e al di fuori di interventi tampone fin qui adottati, restituendo alle Province piena agibilità e autonomia, così da potere permettere l’erogazione dei servizi essenziali loro affidati dalla Costituzione e dalle leggi ed impedire che possa ripetersi quello che è accaduto in alcuni Enti (come a Siracusa) dove è stato messo in discussione persino la riscossione degli stipendi.

Occorre superare e porre fine alla incertezza amministrativa, alle gestioni commissariali che vanno avanti da 8 anni, e restituire democrazia e organi
politici riconosciuti dai territori che garantiscano un governo certo agli enti e ai territori, le elezioni essendo di secondo livello non rispondono affatto a questa necessità ma sicuramente pos sono servire a riaprire un ragionamento sulla “governance” degli Enti.

Gli intervenuti hanno sottolineato la gravità della situazione del personale cheè sempre più impoverito soprattutto quello qualificato sguarnendo gli uffici tecnici ed amministrativi, mentre ancora risultano irrisolti alcune questioni compresa la “stabilizzazione dei precari” che (come nella realtà di Trapani) non si è completato.

E’ stato denunciato con forza come la Regione, (come già ampiamente fatto dallo Stato) deve smetterla di considerare questi Enti come “bancomat” sottraendo ancora risorse, è successo ancora, in ultimo la Legge di Stabilità Regionale ha caricato interamente sui già magri bilanci degli Enti e per intero la partita della disabilità.

Su queste questioni, nelle prossime settimane, la FP CGIL SICILIA , costruirà una iniziativa chiamando attorno ad un tavolo il Governo, le Forze Politiche, l’ANCI, i diversi portatori di interessi per costruire un ragionamento che porti alle modifiche legislative richieste che abbiano la capacità di restituire ruolo e funzione al governo di area vasta.

Al termine della riunione è stata decisa la costituzione del “Coordinamento Regionale di Città Metropolitane e Liberi Consorzi della Sicilia della FP CGIL” con i rappresentati dei singoli Enti, che sarà coordinata dal responsabile delle Funzioni Locali della Segreteria Regionale della FP CGIL SICILIA Massimo Raso.

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