Tagli alla Sanità a danno dei lavoratori e degli utenti, Agliozzo: “l’Assessore Razza convochi al più presto i sindacati”

Emergenza Covid in questo momento sotto controllo, chiudono i reparti Covid, si riorganizzano le strutture ospedaliere, ma la Regione ora deve fare i conti con i bilanci e con il personale sanitario e amministrativo in esubero.  “La stima dei costi per il personale nel 2021 supera i finanziamenti statali previsti per la Regione siciliana”. “Le parole del dirigente generale dell’assessorato regionale alla Salute Mario La Rocca, espresse in una nota inviata lo scorso 18 giugno ai direttori generali delle aziende sanitarie e degli ospedali, sono allarmanti e preoccupanti”. A sostenerlo sono il Gaetano Agliozzo, Segretario Generale di Fp CGIL e Concetta Basile della Segreteria Regionale della  Funzione Pubblica.  “Nell’isola – affermano Agliozzo  e Basile – l’emergenza Covid è costata 600 milioni di euro nel solo 2020 e ancora non si conosce la cifra del 2021. In tutte le provincie sono stati aperti Hub vaccinali e Covid Hospital ed è stato assunto personale medico e amministrativo. Solo a Palermo sono state assunte 1.100 persone.  Una somma destinata a raddoppiare che è servita per creare nuovi posti di terapia intensiva, acquistare ventilatori, tamponi, mascherine, sanificazioni, per le camere degli Hospital Covid. Una situazione che si è creata a causa dei continui tagli che la sanità pubblica ha subito negli anni. Alla luce della pandemia – sottolineano Agliozzo e Basile – bisogna riordinare la rete ospedaliera, rinforzando la medicina del territorio e garantendo i livelli essenziali di assistenza. Rivolgiamo il nostro appello  all’assessore alla Salute Ruggero Razza, chiedendo di sederci attorno allo stesso tavolo, insieme agli altri sindacati, per discutere del settore e del destino del personale che è stato impiegato in questi ultimi due anni. Si dovrà anche prendere in considerazione la possibilità di impiegare questo personale nelle unità operative che necessitano di maggiore organico. L’esperienza del Covid, che purtroppo ancora non è del tutto archiviata, ci insegna che non possiamo continuare a farci trovare impreparati”.

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