Non possiamo che continuare ad esprimere comune e forte preoccupazione per l’iter e i contenuti del ddl sulla riforma sugli ambiti ottimali territoriali in discussione all’assemblea regionale siciliana che, a nostro parere non farà altro che creare più confusione e ritardi nella corretta applicazione della gestione del ciclo dei rifiuti.
Riteniamo assolutamente inopportuno ricominciare daccapo, per l’ennesima volta, partendo dall’approvazione di una nuova legge quadro sulla gestione dei rifiuti. Prima di modificare una legge vigente bisognerebbe verificare il suo livello di applicazione e, casomai, cercare le ragioni della sua scarsa efficacia. Solo dopo avere approfondito questa analisi si potrebbe pervenire alla conclusione dell’impossibilità di migliorarla, e quindi alla necessità di redigere una nuova legge.
Ma nel caso della L.R. 9/2010 siamo nel classico caso di una norma che ha trovato scarsa e tardiva applicazione ma che, con alcune delle modifiche previste dal testo attualmente in discussione, potrebbe tranquillamente essere migliorata.
Allora, piuttosto che imbarcarsi in un nuovo iter per la completa riscrittura di un testo quadro sui rifiuti, perché non limitarsi a qualche mirato aggiustamento?
Peraltro, si tratta di aggiustamenti sostanzialmente “dettati” dalla normativa nazionale e in particolare dalla necessità di conformarsi alle prescrizioni del Dlgs 152/06 e che, quindi, non necessiterebbero nemmeno di una lunga discussione:
- Adeguamento degli obiettivi all’ultima direttiva UE sull’economia circolare.
- Trasformazione della natura giuridica delle SRR che dovrebbero diventare consorzi pubblici di comuni così come nel resto del Paese;
- Significativa riduzione del numero degli stessi ambiti secondo i criteri previsti dall’art.200, comma 1 del Dlgs 152/2006
- Abrogazione delle modifiche apportate con la LR 3/2013, per riportare la titolarità delle competenze in capo agli ambiti ottimali, così come previsto dal Dlgs 152/2006;
Facciamo appello al governo e all’Ars perché in tempi brevissimi si pervenga al semplice ammodernamento di una legge che andava già nella giusta direzione, senza ricominciare per l’ennesima volta tutto daccapo.
Legambiente Sicilia, Anci Sicilia, Cgil FP Sicilia, FIT Cisl Sicilia, Uil trasporti Sicilia, Cisambiente, WWF Sicilia, Rifiuti Zero Sicilia, Zero Waste Sicilia, Sicindustria Economia circolare.
Di seguito l’appello integrale inviato da parte delle organizzazioni ai deputati dell’ARS.