Apprendiamo dalla stampa che l’Assessore Scavone ha riaperto un canale di comunicazione col Governo Nazionale e col Ministro Orlando, dialogo ricercato da mesi, dopo che – nel giugno 2021 – il Governo Nazionale aveva impugnato l’Art. 36 della Legge finanziaria della Regione. Si tratta ovviamente di una notizia positiva che non possiamo che sottolineare ed accogliere con piacere.
Tuttavia, chiudere il 2021 solo con l’impegno a rivedersi dopo le feste, sarebbe davvero troppo poco per quei 4.337 lavoratori che – a buon diritto – pensavano che il 2021 fosse l’”anno della stabilizzazione”! Nel Parlamento Nazionale sono stati presentati diversi emendamenti che vanno proprio nella direzione di superare i problemi posti dalla impugnativa: è troppo, allora, chiedere che il Governo Nazionale faccia propri o esprima il proprio parere favorevole a tali emendamenti? In ogni caso, tra qualche giorno, il 31.12.2021, si chiude quella “finestra” aperta dal legislatore nazionale (con la Legge 178/2020) che consentiva di assumere gli ASU quali “sovrannumerari” e fuori dai vincoli e dai limiti alle assunzioni i dei Comuni: si può chiedere almeno una proroga di tale termine? Abbiamo, altresì, letto l’emendamento del Governo che proroga la scadenza delle attività. Anche in questo caso non possiamo che, oltre a sottolineare la positività, non riproporre con forza il tema della “fuoriuscita dal bacino”, questione normata nel “bloccato” art. 36 ma che andrebbe ripensata anche sul modello di quanto avviene nelle altre Regioni che, sul serio, incentivano alla fuoriuscita. Così come ci sono quelli che avevano presentato la domanda di fuoriuscita (con l’Art. 36) e che sono rimasti in un terribile guado: senza sussidio, senza lavoro e senza indennità di fuoriuscita! Così come torniamo a sottolineare il tema di quei tanti (circa 700) che sono ancora “intrappolati” in Enti no profit, Associazioni, Parrocchie, Cooperative, per i quali occorre decidere come assicurare un futuro, oppure impegnati nelle Scuole per i quali si deve avviare un percorso con il Ministero della Pubblica Istruzione, anche per alleggerire il “bacino ASU”.
Infine, ma non per ultimi, ci sono gli ASU in “utilizzazione diretta” della Regione, quelli utilizzati nei “beni culturali” ed altri che, per il tramite di Cooperative o altro, sono in Enti Regionali (Genio Civile. Motorizzazione Caltanissetta, IRSAP, Camere Commercio, Parco Fluviale Alcantara, ecc.) per i quali la Regione può intervenire subito, almeno per assicurare quella integrazione oraria promessa e fin qui negata.
Per i 4.336 ASU da circa 25 anni a 595 euro al mese si può e si deve fare molto di più!