“La Finanziaria approvata a Sala d’Ercole, priva di misure e azioni strutturali e funzionali alle reali e incombenti esigenze del mondo del lavoro e del welfare, è la sintesi plastica di un Governo regionale totalmente avulso dal contesto socio-economico isolano, fortemente provato e condizionato dalle eccezionali emergenze che ne hanno acuito la crisi”. Fp Cgil Sicilia bolla come “vuota ed inadeguata” la Manovra appena varata dall’Ars che “segna in modo negativo ed imbarazzante – dichiara il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo – la fine di questa legislatura. Sono prevalse le dinamiche elettorali e le stucchevoli contrapposizioni di bottega politica – aggiunge – piuttosto che le ragioni dettate dalla responsabilità istituzionale di dare risposte serie e concrete al territorio e di offrire servizi più efficienti e qualificati ai siciliani. Ci aspettavamo un sussulto di dignità da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana – osserva ancora Agliozzo – affinché questa Finanziaria potesse contenere interventi comprensibili, sensati, fruttuosi ed incisivi rispetto ad una visione nuova delle politiche attive del lavoro, di sviluppo e occupazione e dei servizi socio-sanitari. Il Governo regionale si è mostrato sordo ed indifferente in riferimento ad alcuni temi di grande rilevanza, sui quali, a più riprese, abbiamo acceso i riflettori e portando avanti serrate battaglie. Scorrendo la Manovra è sotto gli occhi di tutti: non è stato fatto nulla per i precari Asu, la cui importanza per l’attività svolta continua a non essere riconosciuta. Per questa categoria di lavoratori non è stato accantonato nemmeno un centesimo. Sono state bocciate anche le norme che riguardavano l’inquadramento dei precari della Protezione Civile e quelle per inquadramento e progressione delle categorie A e B della Regione Siciliana. Non è stato previsto, per intenderci, alcun provvedimento per il rilancio della pubblica amministrazione. Riteniamo grave questa disattenzione, questa pesante distrazione, alla quale chiediamo che venga posto immediato rimedio attraverso la definizione di soluzioni condivise ed idonee. Il confronto con le parti sociali non può e non deve essere limitato, allorquando si celebra, ad un mero esercizio liturgico, ma è necessario – conclude Gaetano Agliozzo – che torni a essere vero ed autentico, improntato ad un percorso serio, propositivo e costruttivo sul quale fondare il dibattito e lo sviluppo della visione politica in chiave sociale ed economica. Occorre un radicale cambio di marcia e di atteggiamento. Fp Cgil Sicilia non farà sconti a nessuno”.