“La vicenda delle presunte infiltrazioni mafiose tra le cosiddette associazioni di volontariato impegnate nei servizi di ambulanza, che ha portato alla sospensione dell’Associazione della “Croce Sana”, accreditata nella squadra del 118 dalla SEUS, avvalora la nostra posizione, da sempre contraria alle esternalizzazioni delle eccedenze”. Fp Cgil Sicilia richiama l’attenzione sulla necessità di controlli e sul non più rinviabile processo di riforma della L.R.22/94 ( Legge quadro sul volontariato ) che non prevede per le associazioni la dichiarazione antimafia. “Lo scaricabarile a cui stiamo assistendo – affermano Monica Genovese e Antonio Trino della Segreteria Regionale della Funzione Pubblica – denota un quadro confuso, caratterizzato dalla mancanza di attività di controlli e dalle spesso precarie condizioni dei lavoratori impegnati a garantire il servizio in queste Associazioni, sia sotto il profilo economico che sul versante della sicurezza. Inoltre questa vicenda rischia di screditare tutte le Associazioni che gravitano in questo settore, gettando ombre su chi si muove ed opera legalmente, offrendo un servizio fondamentale. Chiediamo all’Assessore Regionale alle Politiche Sociali, Nuccia Albano – concludono Genovese e Trino – un tavolo per affrontare queste problematiche a partire dalla condizione dei lavoratori di queste Associazioni”.