“Non vengono valutati adeguatamente i rischi mettendo a serio repentaglio la salute e la sicurezza dei lavoratori”. Fp Cgil Sicilia stigmatizza il comportamento del Governo regionale che continua a mortificare il ruolo delle Organizzazioni Sindacali e dei tavoli “ ad hoc“ che vengono convocati, i cui contributi non trovano riscontro alcuno. “Nessuna nostra proposta – afferma la nota del sindacato – è stata recepita dal Dipartimento Attività Sanitarie ed Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato Regionale della Salute che lo scorso 12 luglio ha riunito il Comitato Regionale di Coordinamento per definire un documento su “Indicazioni per la prevenzione delle patologie da calore nei luoghi di lavoro . Al Tavolo – evidenzia la Funzione Pubblica – era stato portato anche il contributo da parte della cardiologa Monica Lunetta, responsabile Salute e Sicurezza della nostra Organizzazione, la quale aveva sottolineato l’importanza di prestare adeguata attenzione ad una serie di rischi legati all’esposizione al calore, oltre ad un invito esplicito a non sostituire queste indicazioni al parere medico, contattando nel dubbio immediatamente il 118. Contributo – prosegue la nota – completamente disatteso, così come l’esclusione dei lavoratori addetti alla vigilanza all’aperto che non risultano inseriti tra i lavoratori a rischio. Avevamo richiesto di prestare attenzione anche alla regolare formazione dei lavoratori per i corsi BLS ( Basic Life Support ) al fine di garantire soccorsi in urgenza che potrebbero sensibilmente abbattere il numero dei decessi, considerato che fino a ieri se ne sono registrati tre nelle città con bollino rosso. Inoltre il ripetuto riferimento al medico competente, in caso di malore del lavoratore, dimostra la non conoscenza della normativa, posto che il medico competente non si trova stabilmente nei luoghi di lavoro. Il Governo Regionale – conclude la nota – affronta la questione con estrema superficialità. E questo non è possibile, tenuto conto anche dell’ondata di eccezionale caldo che stiamo vivendo in questi giorni. L’Assessorato si adegui al Piano Nazionale Ministeriale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute e soprattutto rispetti quanto contenuto nelle circolari in materia, a partire dall’attivazione del Codice Calore, dall’organizzazione di ambulatori territoriali 7 giorni su 7, dal potenziamento delle guardie mediche, dalla riattivazione delle Uscar per favorire l’assistenza domiciliare”.