Al via in Sicilia le mobilitazioni promosse da Fp Cgil in preparazione allo sciopero nazionale proclamato per il prossimo 27 settembre dalle Segreterie Nazionali della Funzione Pubblica e di Cisl Fp e Uil Fpl. La protesta riguarda il personale che lavora nelle strutture che applicano il Ccnl Aiop Rsa. “Abbiamo voluto dare subito un segnale di profondo malessere che serpeggia nella categoria – dichiarano Monica Genovese Segretaria Regionale FP CGIL Sicilia ed Elena Scuderi Segretaria FP CGIL Catania con delega al settore – dal momento che il dialogo e le interlocuzioni non trovano ragionevole e responsabile riscontro. Mobilitazioni che ovviamente culmineranno con la protesta generale in programma subito dopo la fine dell’estate”. E la prima tappa si è già consumata: disagio e insofferenza si sono materializzati a Catania, in cui c’è stata una massiccia partecipazione all’iniziativa regionale sulla condizione del Personale delle RSA in Sicilia. “L’occasione – afferma Elena Scuderi – ha fornito un quadro chiaro sulle richieste dei lavoratori coinvolti. Il delicato settore delle RSA e di tutte le strutture che applicano il CCNL AIOP RSA necessita di riconoscere a tutte le professionalità coinvolte la giusta dignità in termini di diritti e salari . Un contratto congiunto contrasterebbe il dumping del settore, purtroppo largamente diffuso, e renderebbe vivo il sogno di migliaia di operatori che uniti si dichiarano pronti alla mobilitazione”. Monica Genovese puntualizza: “l’obiettivo è ottenere la garanzia del rispetto degli impegni assunti che hanno previsto l’avvio delle trattative per la definizione di un contratto congiunto Aris Aiop del comparto Rsa. Una battaglia iniziata da molto tempo, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, per arrivare ad un contratto unico Aris Aiop Rsa. Ma da subito l’Associazione datoriale Aiop ha dichiarato di non aver nessun vincolo alla sottoscrizione di un contratto con Aris (Associazione Religiosa Istituti Socio Sanitari) né di doverlo firmare con Cgil, Cisl e Uil, e che il contratto di riferimento per Aiop è quello sottoscritto con Ugl con il quale ha già aperto la trattativa, nonostante gli impegni presi per un percorso unitario. Su queste basi – conclude Genovese – è evidente che non può esserci margine alcun per evitare le forme di protesta che abbiamo convenuto di organizzare nell’interesse del personale di riferimento”.