“Il testo della Legge di Stabilità regionale non presenta alcun riferimento alla stabilizzazione del personale Asu e non possiamo che manifestare la nostra insoddisfazione. Rappresenta una battuta di arresto sia rispetto ai tentativi avviati nei precedenti anni che in relazione agli annunci fatti dal governo Schifani nell’incontro con le parti sociali”. A dichiararlo sono i rappresentati sindacali di Fp Cgil Sicilia, Cisl Fp Sicilia, Uil Temp, Ugl Ale, Ugl Autonomie Sicilia, Confintesa, Usb che aggiungono: “Unico elemento positivo è la proroga dei rapporti al 2026”. I sindacati ricordano che, in occasione dell’incontro dello scorso 26 settembre, sono stati convocati presso la Presidenza della Regione Siciliana per discutere sulle modalità di stabilizzazione del personale Asu. “Nell’ incontro, rimasto l’unico atto di momentaneo interesse del governo regionale, – affermano – abbiamo evidenziato il fatto che le disposizioni nazionali, introdotte per la stabilizzazione degli Asu, rappresentino una buona soluzione per giungere all’epilogo positivo della vertenza. La norma nazionale, infatti, prevede l’assunzione di tale personale anche in deroga ai fabbisogni dell’amministrazione regionale. Non ne è conseguita, però – aggiungono -, nessuna azione concreta”. Da qui la richiesta di convocazione. “Abbiamo ribadito proprio oggi – concludono i sindacalisti di Fp Cgil , Cisl Fp Sicilia, Uil Temp, Ugl Ale, Ugl Autonomie Sicilia, Confintesa, Usb – la richiesta di una audizione congiunta delle Commissioni Lavoro e Bilancio, al fine di affrontare e risolvere la vertenza sulla stabilizzazione del personale Asu, avvertendo che lo stesso personale, non solo non tollererà ulteriori ritardi, ma le promesse non mantenute daranno luogo a mobilitazioni e azioni sindacali tendenti a paralizzare tutti i settori dove il medesimo personale Asu presta attività lavorativa”.