Presidi nei pressi dei palazzi delle prefetture, ospedali, sede Inps e a Palermo davanti alla sede dell’Ars. Fp Cgil Sicilia annuncia una massiccia mobilitazione per lo sciopero generale nazionale di venerdì 17 novembre. Per il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo, è arrivato il momento di dire basta e di scendere in campo contro una manovra inadeguata. “L’osservatorio sul pubblico impiego di Inps – sottolinea Agliozzo – conferma le nostre previsioni sui pensionamenti nella PA da qui al 2030: oltre 700.000 persone andranno in pensione nelle amministrazioni pubbliche (esclusa istruzione e ricerca), 120.000 nelle funzioni centrali, 220.000 negli enti locali, 240.000 nella sanità, 140.000 tra il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso e nel comparto autonomo. La curva dei pensionamenti tenderà ad accelerare nell’arco dei prossimi 3-4 anni, segno che è necessario intervenire subito con un piano straordinario pluriennale di assunzioni per 1.200.000 unità per mettere in sicurezza i servizi pubblici”. La Funzione Pubblica Cgil Sicilia stringe poi l’obiettivo sulle questioni riferite al territorio regionale. “In Sicilia i numeri ci dicono – spiega Agliozzo – che c’è un bacino di 24 mila precari, tra part time e da stabilizzare, nella sanità e negli enti locali, oltre alle criticità legate al mancato rinnovo del contratto dei dipendenti regionali 19/21”. La Funzione Pubblica rilancia inoltre le ragioni della mobilitazione che vedrà il blocco di tutti i servizi pubblici. “La campagna del piano straordinario per l’occupazione pubblica va avanti da più di 3 anni – evidenzia Gaetano Agliozzo – e nonostante tutti gli osservatori siano concordi sulla grave emergenza occupazionale che è ormai diffusa in tutti i settori (dalla giustizia alla sanità, passando per il personale tecnico e ispettivo per la sicurezza sul lavoro ai servizi educativi locali, i vigili del fuoco, gli infermieri, la polizia locale) ancora registriamo tanti annunci ma nessun impegno concreto per finanziare le assunzioni, le stabilizzazioni di tutto il personale a tempo determinato e gli scorrimenti di tutte le graduatorie degli idonei. In un momento in cui si mette in discussione il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di scioperare, e del sindacato di essere al loro fianco, ricordiamo le ragioni della nostra mobilitazione contro questa legge di bilancio che fa tanti spot elettorali ma che in realtà svela la vera attenzione di questo Governo verso i dipendenti pubblici. Dal taglio delle pensioni alle risorse inadeguate per i rinnovi contrattuali che permettano di far fronte a un’inflazione del 16,1% nel triennio 2022-2024, dai 600 milioni di tagli agli enti locali all’insopportabile ideologia che invece di tutelare e valorizzare il nostro personale medico e sanitario vede come unica strada quella di supervalutare le loro prestazioni extraorario di lavoro. Per non parlare – conclude il Segretario Generale della Funzione Pubblica siciliana – di tutto ciò che manca in questa legge di bilancio: la soppressione dei tetti di spesa al personale, dei vincoli per il salario accessorio, nulla sul rifinanziamento delle risorse per la riqualificazione del personale. Anche per questo saremo in sciopero il 17 novembre”.