“Da oggi non è più necessaria la denuncia per le aggressioni subite dal personale sanitario e socio-sanitario, sarà possibile procedere anche d’ufficio, a prescindere dalla gravità della lesione”. Fp Cgil Sicilia mette però subito le mani avanti. “Bene le modifiche al Codice penale, ma non può essere la soluzione al problema della violenza sugli operatori – afferma la Segretaria Regionale, Monica Genovese – occorre andare oltre, puntare in modo convonto e deciso sulla prevenzione”. Per Fp Cgil la priorità è tutelare il personale ed evitare le aggressioni, sia fisiche che verbali. “E’ necessario istituire in tutti i luoghi di lavoro – aggiunge Monica Genovese – il Registro dei mancati infortuni, applicando quanto previsto dalla Raccomandazione n.8-2007 del Ministero della Salute e quanto suggerito dall’attività di monitoraggio realizzata dall’Osservatorio Nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie (ONSEPS), E’ importante ricordare che sono stati ben 16 mila gli episodi di aggressione al personale sanitario e socio-sanitario nel 2023 e 18mila le operatrici e gli operatori coinvolti, secondo quanto emerge dalla relazione sul 2023 dell’Osservatorio. La professione più colpita è quella infermieristica, seguita dai medici e dagli operatori socio-sanitari. Due terzi delle persone aggredite sono donne. Gli ambienti più rischiosi risultano essere i Pronto Soccorso, le Aree di Degenza, i servizi psichiatrici e gli ambulatori. I principali aggressori sono i pazienti (69%) contro il 28% di parenti. Il 68% delle aggressioni è di tipo verbale, il 26% fisico e il 6% contro beni di proprietà” – conclude Monica Genovese.