Nella giornata odierna l’INL ha pubblicato gli esiti dell’interpello per il contingente ispettivo destinato a svolgere attività di controllo dal prossimo 8 luglio fino a dicembre. Si tratta di 11 ispettori del lavoro e 21 ispettori tecnici, che vanno ad aggiungersi ai 30 ispettori del lavoro già presenti: il quadro complessivo sale così ad una sessantina di ispettori in tutta la Regione. Secondo Fp Cgil “si tratta di un ulteriore passo in avanti in quanto, come richiesto lo scorso gennaio, il contingente di ispettori dell’INL viene ulteriormente ampliato, sia prevedendo ulteriori ispettori del lavoro, sia inserendo finalmente anche ispettori tecnici che potranno iniziare a occuparsi di vigilanza in materia di sicurezza sul lavoro”. Ma la dotazione non è ancora sufficiente. “Purtroppo la situazione generale non è assolutamente confortante – spiegano il coordinatore nazionale Fp INL, Matteo Ariano, e la segretaria regionale della Funzione Pubblica, Monica Genovese – se consideriamo la loro distribuzione territoriale e il numero complessivo, siamo ancora ben lontani dalla condizione ottimale. Rileviamo l’esiguità dei numeri degli ispettori destinati alla Sicilia e il fatto che siamo di fronte ad invii temporanei mentre servirebbe strutturare la loro presenza. Chiediamo allora a INL di proseguire sulla strada intrapresa, immaginando ulteriori interpelli con la cadenza finora avviata. Riguardo ai criteri scelti per selezionare le domande pervenute, confessiamo di nutrire forti perplessità, in quanto sembra che i carichi familiari e/o di assistenza abbiano avuto la prevalenza sul possesso delle competenze – inizialmente richieste proprio dall’INL –, come se questa fosse una normale mobilità territoriale. Noi – aggiungono Ariano e Genovese – riteniamo che in questa fase di strutturazione e consolidamento della vigilanza sul lavoro in Sicilia si debba dare spazio anzitutto alle competenze possedute e si debba garantire che l’attività di vigilanza si svolga liberamente, senza condizionamenti o limitazioni, e con un adeguato numero di ispezioni nel corso della settimana. Infatti, ci giungono voci di ispettori privi di programmazione ovvero costretti solo ad affiancare altri Enti senza alcun margine di autonomia: se questo fosse vero, ci sembrerebbe un inaccettabile spreco di risorse cui chiediamo di porre rimedio urgentemente. Anche per questo, riteniamo si debba strutturare la presenza dell’INL sul territorio al fine di rendere più funzionale la gestione del personale e delle attività. Proponiamo, perciò, la creazione di una Sede virtuale, che si potrebbe chiamare “Direzione Sicilia”, cui affidare l’intera gestione delle risorse sul territorio siciliano. Dovrebbe trattarsi di una sede con un suo dirigente, una sua struttura (numero di protocollo autonomo e altro), una sua programmazione della vigilanza e dei suoi obiettivi, cui assegnare il personale ispettivo inviato in Sicilia e anche del personale amministrativo per le incombenze (ad es. pagamento missioni). Si potrebbe immaginare di istituire questa sede direttamente nella Direzione Generale, così da avere un immediato riscontro della situazione. La creazione di questa sede, per ora solo virtuale, in attesa di una futura strutturazione sul territorio regionale, – concludono Ariano e Genovese – accorperebbe tutte le attività mettendole sotto la responsabilità di un dirigente, ma darebbe anche un segnale importante a tutti gli attori in campo: che INL crede davvero alla strutturazione della vigilanza in Sicilia e intende proseguire sulla strada avviata”.