“Basta con i proclami, le promesse e le norme spot. Servono fatti concreti e pure in tempi brevi”. Nell’ambito della stato di agitazione, proclamato lo scorso primo luglio, domani, 6 agosto, con inizio alle ore 10 e fino alle ore 15, è stato indetto a Palermo un sit-in di protesta presso la Presidenza della Regione Siciliana rispetto alla mancata stabilizzazione degli Asu dei Beni Culturali . “Riteniamo – affermano Fp Cgil, Ale Ugl, Ugl A. Sicilia, Confintesa, Cobas –Codir e Usb – che siamo di fronte ad un diritto rivendicato legittimamente dai 260 lavoratori, per il quale è arrivato il momento di conoscere il reale intendimento del Governo siciliano in merito a questa vertenza che coinvolge non solo gli stessi lavoratori, ma anche le loro famiglie. Lanciamo un appello accorato a tutta la deputazione di Sala d’Ercole – sottolineano Genovese e Musolino per Fp Cgil, Sardo e Mingrino per Ale Ugl, Lucchese e Lo Verso per Ugl A. Sicilia, Greco per Confintesa, D’Amico per Cobar-Codir e Gambino per Usb – affinché si attivi prontamente in merito alla delicata questione. Ricordiamo lo scorso gennaio l’Ars all’unanimità ha approvato una apposita norma con il convincimento di porre fine alla stagione del precariato e non può, quantomeno, per coerenza di pensiero “assecondare” il Governo Schifani, il cui irriverente e reale intento, a fronte di costanti rassicurazioni, pare sia quello di “congelare” la norma che garantirebbe dignità lavorativa a chi fortemente la reclama ormai da troppi anni. Noi non ci stiamo – concludono i sindacalisti – e porteremo avanti ogni iniziativa e ogni forma di protesta per raggiungere l’obiettivo della loro stabilizzazione”.