“Un importante traguardo, una vittoria storica che premia la determinazione con cui il nostro sindacato ha condotto questa battaglia, migliorando significativamente la proposta iniziale delle 30 ore”. Fp Cgil Sicilia esprime grande soddisfazione per l’approvazione della norma che garantisce la stabilizzazione dei 258 lavoratori ASU dei Beni Culturali nella SAS con contratto full-time a 36 ore settimanali. “Questo risultato – affermano il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo, la Segretaria Regionale, Monica Genovese, e il Coordinatore Regionale Asu Fp, Salvo Musolino – rappresenta una svolta decisiva per i lavoratori che, per troppi anni, hanno garantito, con la loro professionalità, la fruizione del nostro patrimonio culturale. La stabilizzazione a tempo pieno riconosce finalmente la dignità che questi lavoratori meritano. La norma approvata, frutto di un confronto serrato con il Governo Regionale e le forze politiche, garantisce non solo l’assunzione simultanea di tutti i lavoratori con contratto a 36 ore, ma assicura anche il mantenimento dell’attuale sede di servizio presso i siti e gli uffici dei Beni Culturali dove gli stessi già operano. Vigileremo attentamente – sottolineano Agliozzo, Genovese e Musolino – sull’applicazione della norma e sulla sua tenuta rispetto a eventuali impugnative. Abbiamo già ottenuto rassicurazioni dal Presidente Schifani sulla volontà di procedere comunque con la stabilizzazione anche in caso di contestazioni, facendo riferimento all’impianto della legge 1/2024. La Fp Cgil, che ha sempre sostenuto la necessità di superare la precarietà con una soluzione definitiva e dignitosa, valuterà con attenzione – assicurano Agliozzo, Genovese e Musolino – gli sviluppi della vertenza, pronta a mobilitarsi qualora emergessero criticità nell’attuazione di quanto conquistato. Il passaggio dalle 30 alle 36 ore settimanali rappresenta un importante passo avanti per garantire condizioni economiche adeguate a questi lavoratori che da anni assicurano un servizio essenziale per la fruizione del nostro patrimonio culturale. Continueremo a essere al fianco dei lavoratori – concludono – per assicurare che questo risultato si traduca concretamente in stabilità occupazionale e pieno riconoscimento professionale”.