Ccnl della sanità, la Cgil non firma la preintesa proposta da Aran. I vertici siciliani di Fp al neo assessore Faraoni: servono più risorse dal governo nazionale e un piano straordinario di assunzioni con l’obiettivo di stabilizzare i precari covid

“Non dava risposte necessarie per rispondere alle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità”. Fp Cgil Sicilia spiega le ragioni che hanno spinto il sindacato nazionale a non sottoscrivere, in coerenza con quanto sostenuto in 7 mesi di trattative, la preintesa di contratto proposta da Aran. “Il no al rinnovo del contratto collettivo della Sanità – affermano il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo, e la Segretaria Regionale, Monica Genovese  – scaturisce dal fatto che la proposta economica era inadeguata e, per certi versi, irriguardosa nei confronti del personale, che merita rispetto in quanto ogni giorno, attraverso il proprio operato, viene garantita la salute dei cittadini. In particolare, in un contesto storico in cui anche la cittadinanza rivendica più efficienza del nostro Sistema sanitario nazionale, la soluzione passa dal riconoscimento di condizioni professionali e stipendiali decorose e dignitose. E in questa ottica occorre tenere in debita considerazione anche il fatto che la perdita del potere d’acquisto per l’inflazione del periodo 2022-2024 verrebbe recuperata nei limiti massimi di un terzo, Troppo poco – sottolinea Agliozzo – per potere accettare e condividere la preintesa che è stata sottoposta alla firma. Nello specifico vi erano, tra le altre criticità, inadeguate risposte in termini di revisione delle indennità professionali e sulla valorizzazione di carriera dei professionisti. L’inserimento della figura dell’Assistente infermiere, così come strutturato – osservano ancora Agliozzo e Genovese – avrebbe rappresentato un impedimento alla valorizzazione  degli operatori socio-sanitari. Se avessimo siglato questo preintesa di contratto – chiariscono Agliozzo e Genovese – avrebbe voluto dire accettare che il pubblico impiego sia ancora più povero, avallare il progressivo smantellamento del Sistema Sanitario Pubblico. Noi non ci stiamo. Chiediamo come Fp Cgil Sicilia alla nuova Assessora regionale della Salute, Daniela Faraoni  – concludono il Segretario Generale e la Segretaria Regionale – di premere sul Governo affinché maggiori risorse vengano destinate al rinnovo del Ccnl Sanità, affrontando anche le questioni che riguardano l’attesa stabilizzazione di tanti precari covid in attesa ancora di risposte”.

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