Ancora una volta, siamo costretti a subire iniziative unilaterali da parte dei vertici dell’Assessorato al Lavoro che tramite l’emanazione di direttive, peggiorano le condizioni dei lavoratori ASU.
La FPCGIL Sicilia dopo aver contestato i contenuti della circolare assessoriale del 03/10/2017 prot. n. 37367, e l’art.11 L.R. 8/2017 , in quanto non risultano chiare le procedure per l’individuazione degli enti che potranno assorbire i lavoratori e le modalità di utilizzo degli stessi- dichiara Clara Crocè Segretaria Regionale della FPCGIL Sicilia – adesso la FPCGIL pretende chiarezza in merito all’individuazione dei lavoratori ASU. Tale individuazione non può essere lasciata in mano alle cooperative, questa è ultima novità introdotta dal Dirigente Generale del Dipartimento Lavoro Parrinello e dal Dirigente del Servizio dr.ssa Volante. La FPCGIL ricorda che i lavoratori ASU prestano la loro attività attraverso protocolli d’intesa, che non sono previsti dalla normativa vigente.
Non possiamo fare altro che stigmatizzare, la scelta di lasciare in mano alle cooperative la “valutazione della sussistenza delle condizioni per autorizzare, per il periodo corrispondente, le richieste di sospensione delle attività socialmente utili avanzate dai lavoratori …..”. Il rilascio del nullaosta da chiedere agli enti utilizzatori per la sospensione potrebbe mettere i lavoratori in condizioni di sudditanza rispetto alle cooperative oppure e far perdere ogni altra opportunità occupazionale .Per la FPCGIL sono necessarie delle regole ma occorre evitare possibili abusi nti urilizzatori
La FPCGIL Sicilia si rivolge al Presidente Musumeci affinché possa intervenire per ripristinare legalità nei luoghi di lavoro e nell’utilizzo dei lavoratori ASU.