AI DIPENDENTI REGIONALI
IL RINNOVO DEL CONTRATTO NON E’ UN FAVORE O UNA ELEMOSINA MA UN DIRITTO DEI LAVORATORI
In occasione del confronto, tenutosi in data 16 gennaio 2017, per il rinnovo dei contratti ai dipendenti regionali (Comparto e Dirigenza) con gli Assessori Grasso e Armao, la FPCGIL ha espresso delle perplessità su alcune dichiarazioni rese dallo stesso Armao, il quale dopo avere confermato la disponibilità di 10 milioni per tre anni, destinati dal precedente governo per i rinnovi contrattuali, ha enfatizzato la necessità “ Di una ipotetica rinegoziazione dell’accordo sottoscritto il 20 giugno 2016, dall’ex Presidente della Regione Sicilia e dal Presidente del Consiglio dei Ministri, laddove è prevista la riduzione del 3% della spesa corrente ”.
L’Assessore Armao, infatti, ha vincolato, in modo strumentale, qualsiasi decisone, ad un ipotetico incontro con il Presidente del Consiglio e il Sottosegretario Bressa. Incontro che si sarebbe dovuto tenere due giorni dopo, esattamente il 18 gennaio 2018. “Chiederemo allo Stato – ha detto l’Assessore Gaetano Armao –che venga estrapolata dal taglio del 3% la spesa per il rinnovo dei contratti”.
Ebbene, oggi Lunedì 29 gennaio 2018, né i lavoratori né i Sindacati, hanno notizie sul presunto incontro romano.
Anzi si rafforza sempre più la convinzione che “l’accordo stato/ regione “sembrerebbe escludere dal taglio del 3% “gli oneri per i rinnovi contrattuali nei limiti finanziari e secondo le modalità previsti dalla legge di stabilità, in materia di rinnovi dei contratti collettivi nazionali per il pubblico impiego” Se così fosse si tratterebbe di una “Fake news” e l’atteggiamento assunto dall’Assessore Armao, potrebbe apparire dilatorio, finalizzato a superare il periodo elettorale.
La FPCGIL Sicilia chiede al Presidente della Regione chiarezza e l’immediata convocazione delle OO.SS. Il rinnovo del contratto dei dipendenti regionali è un Diritto dei lavoratori e non una elemosina! Il Governo, deve assumere l’impegno del finanziamento delle risorse necessarie affinché i dipendenti regionali abbiano il giusto riconoscimento economico e professionale.
E non comprendiamo il silenzio assordante e …. la strana rassegnazione dei Sindacati .