SINTESI INCONTRO IPAB

Palermo 14 giugno 2018 – Si è tenuto l’incontro richiesto dalla FPCGIL Sicilia e i componenti dell’ufficio di gabinetto dell’Assessore alla Famiglia On.le Maria ippolito, per discutere della vertenza delle IPAB . Presenti all’incontro alcune delegazioni di lavoratori in sevizio nelle varie IPAB.
IPAB di Cartabellotta – Il rappresentante della FPCGIL, ha esposto la grave situazione in cui versa l’IPAB , sul quale grava un debito di un milione di euro, con una previsione in entrata di circa 300 milioni di euro. A causa dei decreti ingiuntivi, hanno deciso di dismettere gli anziani e i servizi. A distanza di un anno, dodici padri di famiglia sono ridotti alla totale disperazione, non percependo gli stipendi da 30 mesi. I lavoratori hanno vissuto in questo periodo con la speranza che i vari commissari che si sono susseguiti nel tempo, potessero risolvere il problema. Nonostante la FPCGIL territoriale, abbia messo in atto alcune azioni, aperto tavoli tecnici, non si muove nulla. I dipendenti ha chiesto ai vertici dell’Assessorato una soluzione che possa portare al pagamento degli stipendi arretrati. La situazione deve essere trattata come una emergenza sociale. Chiedono la ricollocazione dei dipendenti in altre strutture.
Opera Pia di Palagonia – I lavoratori hanno occupato per dieci giorni la struttura e la vertenza è stata aperta in Prefettura. Aldilà della riforma, ha esordito la RSU della FPCGIL di Palermo- siamo in attesa da circa 30 giorni che l’Assessorato dia una risposta in merito ai bilanci. Siamo a conoscenza che l’Assessorato ha richiesto dei chiarimenti, la RSU ha chiesto l’accesso agli atti ma a tutt’oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Di contro, temiamo che i bilanci – a nostro parere illegittimi – possano essere approvati per decorrenza dei termini, considerato che domani scadranno i 30 giorni. La FPCGIL, ha annunciato, in ogni caso, il prossimo lunedì, presenterà un esposto alla procura nel caso in cui di eventuali bilanci illegittimi dov’essere approvati per decorrenza dei termini. Non è possibile che l’Assessorato non dia alcuna risposta. Dal 2016, scriviamo e denunciamo il depauperamento del patrimonio dell’opera pia e la cattiva gestione, senza avere alcuna risposta da parte dell’Assessorato. A prescindere, da qualsiasi progetto di riforma, vorremmo comprendere quale disegno si vuole mettere in atto per salvare l’Opera Pia, la privatizzazione? La Fondazione? Non possiamo non denunciare la inattività dell’attuale Commissario- tra l’altro continua ad operare in regime di prorogatio – il quale si permette di nominare consulenti per bloccare i decreti ingiuntivi dei lavoratori per ottenere il pagamento degli stipendi. Minaccia di dismettere gli anziani, in caso di mancata approvazione dei bilanci. Gli anziani– ha denunciato la FPCGIL- si vogliono dimettere perché si lamentano del cibo e non dei servizi forniti dagli operatori. La cucina è chiusa da 10 mesi. Il servizio mensa è stato esternalizzato nonostante siano stati effettuati lavori di ristrutturazione della cucina. L’impianto di climatizzazione non funziona e risultano bloccati 25 mila euro, gli anziani saranno costretti a trascorrere l’estate, privi di impianto di condizionamento. Denunciamo, anche l’assenza di un medico geriatra. La FPCGIL chiede un intervento immediato all’Assessorato anche attraverso la convocazione di un tavolo tecnico alla presenza di tutte le parti in causa.
Il capo di gabinetto dell’Assessore dr.ssa Barresi, ha stigmatizzato il comportamento del Sindaco Orlando. il Comune di Palermo ha indicato un componente presso il CDA pertanto non doveva mettere in sofferenza l’Ente ma trovare una soluzione per rateizzare quanto dovuto.
Perez di Santa Flavia – Emesso il decreto di estinzione, nonostante il Commissario Mastrolembo avesse messo in atto alcune iniziative per rilanciare l’attività, anche attraverso la predisposizione di alcuni bandi per l’espletamento di servizi. L’Assessorato alla Famiglia non ha autorizzato alcuna iniziativa, a causa del forte indebitamento che non consentiva alla IPAB una programmazione di attività di lungo periodo. A causa del diniego da parte della Regione, lo stesso Commissario ha richiesto, il provvedimento di estinzione oppure il finanziamento delle attività. La regione ha emesso il decreto di estinzione, contro il quale il Comune di Santa Flavia ha proposto il ricorso al TAR. Contro la sentenza del TAR, la regione ha presentato opposizione al CGA. In atto 12 dipendenti disperati senza stipendio. Il Comune di Santa Flavia, avendo a disposizione 300 mila euro, ha manifestato la disponibilità a trovare un accordo con la Regione, fermo restando che situazione debitoria non può essere sostenuta dal Comune. I dipendenti sono disponibili anche a congelare il debito ma chiedono la convocazione di un tavolo tecnico con la Regione.
A.S.S.A.P. – OO.PP. Riunite EUGENIO CRISCIONE LUPIS. Ragusa- La FPCGIL ha manifestato la propria contrarietà ad ogni ipotesi di esternalizzazione dei servizi messo in atto dal Presidente della Criscione Lupis. Tale scelta, non èadeguatamente motivata, sia sotto il profilo della economicità che sotto il profilo della tutela dei livelli occupazionali. Presso la struttura ,prestano la loro attività dipendenti con contratto a tempo determinato che hanno acquisito il diritto alla stabilizzazione ai sensi dell’art. 20 del D.lgs n° 75/2017 (cosiddetta Legge Madia). La FPCGIL fa presente che il blocco delle assunzioni hanno legittimato l’esternalizzazione dei servizi, tramite affidamento diretto a cooperative, eludendo le norme elementari che regolano l’affidamento dei servizi.
Casa Famiglia Regina Elena Messina-La FPCGIL ha rappresentato la grave situazione in cui versano i dipendenti che devono percepire 22 mensilità di stipendi arretrati. Posizioni contributive non regolari. Gestione amministrativo – contabile che desta notevoli preoccupazioni e chiede all’Assessorato che venga disposta una ispezione. Bilancio non approvato. La FPCGIL di Messina, ha aperto la vertenza in Prefettura, e ha richiesto il pagamento di 2 mensilità entro fine luglio e laregolarizzazione situazione contributiva. Il CDA è bloccato in quanto l’Assessorato non ha provveduto al emanare il decreto di nomina. L’Avv. Primavera, ha chiarito la situazione contabile dell’Ente che è appesantita da disavanzo : 410 mila- anno 2014; e 6600.mila euro- anno 2015 ; 483.mila euro 2016. Secondo l’avv. Primavera è necessario coinvolgere i Sindaco di Messina e che a breve presso l’Ente verrà ricostituito il CDA.
Oasi Cristo Re Catania – La situazione è gravissima, causata da una cattiva gestione dell’Ente. Secondo quanto riferito dal componente ufficio di gabinetto dell’Assessore l’avv. Primavera (in passato ha ricoperto l’incarico di Commissario presso la struttura) per agevolare alcuni avanzamenti di carriera si è provveduto ad ampliare i posti letto della struttura, senza mettere in atto alcun piano di sviluppo dell’Ente e senza alcun rispetto degli standard. Per superare la crisi di liquidità chi gestiva la struttura ha preso in carico la gestione dei migranti minori non accompagnati, senza sottoscrivere alcuna convenzione. Infatti, l’Ente doveva incassare 75 euro per ogni migrante, sulla scorta di un affidamento avvenuto verbalmente e mai sottoscritto. Questo ha comportato che il Comune di Catania, dopo aver liquidato le somme per qualche mese, ha sostanzialmente scaricato tutto sul Comune di Acireale, sostenendo che la competenza fosse di quest’ultimo. A causa della mancanza di liquidità, il Comune di Acireale ha deciso di cedere un immobile di proprietà dello IACP e, nel contempo, di accendere sullo stesso un mutuo. Una situazione paradossale che è finita sul tavolo della procura della Corte dei Conti. In atto 50 dipendenti in estrema sofferenza per scelte dissennate. L’Ente non ha approvato il bilancio relativo all ‘anno 2016- per il 2015 risulta un disavanzo di 2milioni e 550mila euro – mentre per il 2014 un disavanzo di 1 milione e 686 mila euro .

Casa Regina Elena di Catania – Situazione gravissima Ente al collasso, in grave dissesto. Stipendi non pagati, struttura senza la necessaria manutenzione. Il personale teme la chiusura dell’Ente. Disavanzo di amministrazione 354.292,44 anno 2017.
L’avv. Primavera ( componente dell’ufficio di Gabinetto) ha sostenuto che ormai siamo arrivati alla fase finale e l’interlocutore senza dubbio è la Regione. L’Assessorato alla famiglia, in tal senso, non sta perdendo tempo e ha chiesto agli uffici competenti ,di fotografare l’esistente considerato che le schede fino adesso prodotte risultano incomplete, perché prive del dato reale derivante anche dall’accertamento dei residui passivi. Di contro, l’Assessore ha necessità di comprendere per ogni singola IPAB lo stato dell’arte, attraverso una ricognizione effettiva dell’esistente: bilanci presentati, il contenzioso in atto, il patrimonio disponibile e la situazione del personale. Le IPAB per statuto hanno una governance , riconducibile ai consigli di amministrazioni ( posti disottogoverno) composti da membri nominati dai Sindaci, la Prefettura ( anche se nel tempo ha ritirato i componenti) la Curia e la Regione che ha un componente e non in tutte le IPAB . Purtroppo, spesso in questi Enti si sconta una cattiva gestione causata da nomine di amministratori, non in possesso delle giuste competenze e dal mancato controllo da parte della Regione. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Il capo di gabinetto Dr.ssa Barresi – I lavoratori pagano il prezzo di una cattiva gestione ,volta a favorire aumenti di carriera e assunzioni di personale, al quale, adesso non si riesce a garantire lo stipendio. Fermo restando che l’Assessorato, cercherà di dare ampia tutela ai lavoratori.
In quest’ottica, infatti, si era mosso l’Assessore Ippolito, in via transitoria,nelle more dell’approvazione della legge di riforma aveva tentato l’approvazione di un emendamento che avrebbe consentito alle IPAB di sbloccare i patrimoni e di proporre dei piani di rientro. Purtroppo, la norma approvata in V commissione, successivamente è arenata in commissione bilancio. Adesso, siamo obbligati a trovate un’altra strada- ha continuato la dr.ssa Barresi- una norma più complessa, di ristrutturazione. Per fare ciò, è necessario capire lo “stato di vita “di ciascuna IPAB. Le IPB sono 137, è necessario comprendere quali debbano essere congelate e chi invece rilanciate. Se alcune di esse possano essere accorpate, considerato che il 60 % delle IPAB ha grossi disavanzi e la Regione non è in grado di intervenire finanziariamente per coprire gli ingenti debiti. L ‘Assessore ha già pronta una proposta di legge che a breve presenterà alla Giunta Regionale.
FPCGIL – chiediamo il confronto sulla proposta di legge di riforma delle IPAB e nelle more, chiediamo un intervento tampone che possa consentire il pagamento di qualche mensilità di stipendio ai lavoratori che ormai sono alla canna del gas. La drammatica situazione e il grave clima di tensione non può essere governato dal Sindacato che al riguardo ormai da troppo tempo non ha risposte. E’ necessario un intervento decisivo da parte della Regione, coinvolgendo i Sindaci interessati.
La Dr.ssa Barresi ha concluso l’incontro fornendo ampie assicurazioni in merito all’attivazione del confronto sulla proposta dell’Assessore con tutti i soggetti potenzialmente interessati, quali: le OO.SS., la Curia, ANCI, l’Assessorato alla Sanità e alle Autonomie Locali. Riguardo alla proposta della FPCGIL riferirà all’Assessore.
La Segretaria Regionale Clara Crocè

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