“Chiederemo al governo Musumeci risorse da destinare sia alle ex Province che agli Enti Locali, la cui situazione economica è così grave da non essere in grado neanche di pagare gli stipendi ai lavoratori”. Iniziativa che i vertici regionali della Funzione Pubblica Cgil hanno annunciato a Catania, nel corso dell’Assemblea delle RSU degli Enti Locali, organizzata, nel Palazzo della Cultura, per illustrare la proposta del contratto integrativo. “Ad aprire i lavori è stato l’intervento del segretario generale, Gaetano Agliozzo, il quale ha ricordato l’impegno dell’Organizzazione riguardo le problematiche degli Enti Locali e le diverse iniziative messe in campo in relazione al comparto. In particolare Agliozzo ha posto l’accento sulle dinamiche che hanno portato al rinnovo del CCNL con il superamento della legge Brunetta e il ritorno della contrattazione nei posti di lavoro che legittima il ruolo delle RSU elette e delle sigle di categoria.
Ad introdurre il focus, la segretaria regionale, con delega agli Enti Locali, Clara Crocè. “Il contratto – ha spiegato – prende spunto dalle novità previste nel CCNL delle Funzioni locali e vuole essere uno strumento delle RSU da utilizzare nella contrattazione di secondo livello per rinnovare i contratti decentrati. Fermo restando che ogni Ente Locale ha delle situazioni differenti che vanno armonizzate. Siamo di fronte ad una grande rivoluzione – ha evidenziato Crocè – perché non sarà più la legge a disciplinare tanti temi, ma sarà il contratto a regolare molti degli istituti che prima venivano “controllati” attraverso la normativa: e questo costituisce una differenza fondamentale rispetto al passato, perché ci consegna un “potere” diverso”. Non solo, è stato realizzato un reale e visibile aumento dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori con un avanzamento complessivo degli istituti del rapporto di lavoro: permessi, congedi, ferie, malattia, ecc. Le ferie potranno essere sospese – ha sottolineato la segretaria Crocè – in caso di lutto e, in via sperimentale, potranno essere fruite a ore”. Il Segretario Nazionale della FP Cgil, Federico Bozzanca, presente all’incontro, si è soffermato sui contenuti del contratto integrativo, affrontando specificatamente il tema della riduzione delle risorse destinate al pagamento del salario accessorio dal 2010, in seguito ai pensionamenti. “Adesso – ha riferito Bozzanca – grazie al recente rinnovo contrattuale il fondo verrà incrementato di una quota pari a 83,20 euro per ogni dipendente in servizio nel 2015. Viene rivisto tutto il sistema indennitario e il sistema della costituzione del Fondo cambierà nel 2018, le risorse delle posizione organizzative dovranno essere sottratte dal Fondo e collocate nel bilancio comunale. Nel 2018 le risorse del Fondo – ha osservato ancora Bozzanca – dovranno essere storicizzate, pertanto suggerisco alle RSU di verificare, presso i loro enti, la corretta costituzione del Fondo del 2017, per non incorrere nei prossimi anni a quote di salario accessorio inferiori”. Il Segretario nazionale ha spiegato infine come cambierà il fondo relativo alla parte stabile e variabile del Fondo, richiamando l’attenzione sugli istituti indennitari anche con riferimento alla polizia locale.