Si è tenuta, all’Ars, l’audizione della Funzione Pubblica Cgil Sicilia in VI Commissione “Salute, Servizi Sociali e Sanitari”. E successivamente un incontro con l’Assessore alla Famiglia, al Lavoro e alle Politiche Sociali, Mariella Ippolito. Due le questioni trattate. La prima ha riguardato la proposta di modifica di una specifica normativa, secondo la quale gli enti, per richiedere l’iscrizione all’albo regionale, debbano presentare la dichiarazione dell’atto di notorietà, dalla quale risulti che gli operatori non siano soci o dipendenti di altri Enti. “Succede che nei cambi di appalto – spiega Clara Crocè, componente della segretaria regionale con delega al Terzo Settore – le cooperative subentranti sono costrette a dover richiedere ai lavoratori di dimettersi nel caso siano dipendenti di altre strutture, impegnate nella gestione di servizi accreditati, anche se con contratto part time. Tutto ciò – evidenzia Crocè – in netta violazione dell’articolo 36 della Costituzione in quanto il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro, e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. Ecco perché necessita un immediato intervento legislativo per correggere questa stortura normativa. E la commissione si è detta pronta ad operare un adeguato e necessario approfondimento”. La seconda vertenza, affrontata in audizione, si riferisce ai lavoratori impegnati nei servizi igienico personale agli alunni diversamente abili che frequentano le scuole. “Abbiamo espresso forte preoccupazione in merito al mantenimento dei livelli occupazionali del personale, impegnato in tutto il territorio siciliano – riferisce la Crocè – dal momento che molti Enti Locali e città Metropolitane non hanno provveduto alla pubblicazione dei nuovi bandi di gara per l’affidamento del servizio per il prossimo anno scolastico. In merito a questo punto, la commissione – conclude Crocè – ha annunciato di avere istituito un tavolo tecnico, unitamente all’ufficio scolastico regionale, per comprendere la portata del report in riferimento al servizio, alle modalità con le quali viene svolto e al numero delle unità richieste”.