“Un incontro urgente finalizzato alla definizione di un accordo che consenta, in tempi brevi, di stabilire le procedure, necessarie ad assicurare il funzionamento ottimale degli U.D. ad oggi a rischio, in considerazione delle gravi e persistenti carenze di organico”. Ad affermarlo sono le Organizzazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil in un documento indirizzato al Direttore dell’Agenzia delle Dogane Sicilia, Claudio Oliviero. La risposta arriva a seguito della nota con cui la Direzione regionale aveva informato i sindacati sull’esito negativo dell’indagine conoscitiva, in ordine al distacco di 2 unità di seconda area presso l’UD di Catania”, e richiesto alla Direzione Centrale Personale l’assegnazione di nuovo personale mediante il ricorso all’Istituto del comando/trasferimento da altre amministrazioni pubbliche e in subordine l’attivazione di un interpello nazionale. Nello specifico i rappresentanti della Cgil, Alfonso Buscemi e Caterina Tusa, di intesa con le altre Sigle, rilevano che “l’indagine conoscitiva non ha tenuto conto, per come rappresentato dalle OO.SS. territoriali di Catania, della reale carenza di personale, anche di terza area, che verrà aggravata dai prossimi ed imminenti collocamenti in quiescenza di personale dello stesso ufficio. Ed ancora, la situazione relativa all’UD di Catania – sottolineano – è assimilabile a quella presente negli altri U.D. e, pertanto, si ritiene necessario che, prima di attivare l’iter richiesto alla Direzione Centrale Personale, si avvii una ricognizione che riguardi complessivamente l’intero assetto degli U.D. sul territorio regionale, procedendo alla stabilizzazione di tutte le posizioni di distacco e comando in atto esistenti e successivamente promuovendo forme alternative di acquisizione di personale. L’incontro sollecitato potrebbe fornire l’occasione per verificare lo stato di attuazione delle attività svolte in telelavoro delocalizzato, al fine di implementare il ricorso a tale istituto contrattuale e meglio regolarne l’espletamento alla luce delle concrete esperienze rilevate. Per ultimo, non per importanza ma solo per la delicatezza che la questione merita, sottoponiamo all’attenzione del Direttore – concludono Buscemi e Tusa – il rischio che i lavoratori dell’Agenzia corrono quotidianamente nell’espletamento delle attività istituzionali, come evidenziato da alcune spiacevoli circostanze, tra cui il recente attentato intimidatorio occorso all’Agenzia di Gela. A nostro avviso è necessario un forte intervento teso a supportare il lavoro dei colleghi impegnati nelle attività di controllo, costituendo gruppi di lavoro ad hoc”.