“Serve una legge al più presto, le Istituzioni si confrontino con i sindacati per far rispettare i diritti di questi lavoratori”. Preoccupati per la situazione dei precari degli enti locali in dissesto e delle ex Province, le organizzazioni sindacali confederali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl della Sicilia hanno chiesto ed ottenuto un incontro con l’assessore regionale competente, Bernardette Grasso. Un incontro per discutere delle iniziative da mettere in campo al più presto per risolvere questa annosa e delicata vertenza”. “Abbiamo chiesto alla Regione – spiegano – di trovare, attraverso il confronto, opportune convergenze per raggiungere obiettivi certamente ardui ma che non possono essere tralasciati o messi da parte – aggiungono Gaetano Agliozzo, segretario generale della Fp Cgil Sicilia, Paolo Montera, segretario generale della Cisl Fp Sicilia, ed Enzo Tango, segretario generale della Uil Fpl Sicilia. Obiettivi che hanno a che fare con i diritti di lavoratori da troppo tempo in una situazione instabile e con la qualità dei servizi che offriamo come pubblica amministrazione ai cittadini. Continuiamo quindi a lavorare incessantemente – concludono i sindacalisti – per arrivare alla migliore proposta, anche legislativa, per restituire dignità a tutta la categoria di lavoratori precari e per mantenere sempre alta l’attenzione su questa vertenza”. Dell’incontro ha parlato positivamente anche l’assessore regionale per gli Enti locali e la Funzione pubblica, Bernardette Grasso: “Il Governo Musumeci – ha detto – sta lavorando intensamente per chiudere il capitolo del precariato anche negli enti in dissesto. In queste settimane, sto coadiuvando tutti i comuni siciliani, come ad esempio Galati Mamertino e molti altri, che pur avendo avviato la procedura di riequilibrio sono nelle condizioni di procedere alla stabilizzazione dei precari. Per i Comuni nei quali sussistono criticità, continueremo invece l’attiva di collaborazione con i sindacati, come è sempre avvenuto in questi mesi, e lavoreremo ad un intervento legislativo ad hoc”.