Dopo le proficue assemblee dello scorso 23 gennaio, che hanno riunito i lavoratori d’Italia nella protesta contro l’immobilismo dei vertici dell’Agenzie delle Entrate e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, con grande coinvolgimento e partecipazione di tutti gli uffici della regione, i lavoratori mantengono lo stato di agitazione. La mobilitazione continua anche in Sicilia. Oltre alla manifestazione indetta a Roma, nella giornata di domani, 6 febbraio, sono previsti vari presidi in tutti i capoluoghi di provincia, accompagnati da una campagna informativa. “Una scelta dettata dalla volontà – affermano Gaetano Agliozzo, segretario generale della Fp Cgil Sicilia, Caterina Tusa, responsabile del dipartimento Funzioni centrali, ed il coordinatore regionale delle Agenzie Fiscali Michele Morello – di portare la vertenza fisco anche al di fuori dei posti di lavoro informando i cittadini che le richieste da parte sindacale riguardano la collettività. Non è più sostenibile l’endemica carenza di organico a fronte di servizi richiesti dai contribuenti con tempi di attesa sempre più alti – aggiungono – non è tollerabile contrastare l’evasione fiscale senza l’immissione di nuovo personale che deve essere sempre più qualificato, così come non è possibile rendere funzionali gli Uffici senza una organizzazione che non preveda concorsi per dirigenti e che ha di fatto azzerato tutte le posizioni intermedie. Inoltre, il personale, che non percepisce il salario accessorio del 2018, il CCNL è già scaduto a dicembre 2018, ha bisogno di un moderno ordinamento professionale e in molti casi, con un’ età media di 56 anni, non è più in grado di sopportare i carichi di lavoro sempre più pregnanti. Siamo pronti a sostenere questa vertenza – concludono Agliozzo, Tusa e Morello – e ci impegneremo anche nel prosieguo con forme di lotta sempre più incisive”.