“Sollecitiamo interventi diretti a potenziare il sistema dei controlli, con l’obiettivo primario di proteggere le persone e quindi di scongiurare altri casi di contagio, come quelli registrati in alcuni Istituti residenziali, sanitari e ospedalieri, nel resto della regione”. A prendere una forte posizione, in questo delicato momento legato alla continua diffusione del Cornavirus, sono le Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil in una lettera indirizzata all’Assessore regionale della Salute, Ruggero Razza, del Lavoro, Antonio Scavone, e al Presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando. “La crisi emergenziale che vive il Paese – affermano Gaetano Agliozzo, Paolo Montero ed Enzo Tango – impone importanti scelte per proteggere la vita delle persone, soprattutto di quelle più fragili e di quelle che, con il loro lavoro, garantiscono servizi essenziali connessi all’assistenza ed alla cura degli altri. In Sicilia, a causa di una serie di eventi, stiamo assistendo ad una crescita costante del numero dei contagiati e, purtroppo, in qualche caso, alcuni di loro si trovano anche all’interno di strutture che ospitano ammalati, anziani e portatori di patologie varie. I casi della RSA di Villafrati, dell’IRCSS Neurolesi “Bonino Pulejo” e della casa di riposo “Come d’Incanto” di Messina, dell’Irccs Oasi “Maria SS. di Troina”, solo per citarne alcuni, assunti alla cronaca delle ultime ore come focolai per l’elevato numero di soggetti contagiati, sia tra gli operatori che tra gli ospiti, ci inducono – aggiungono Agliozzo, Montera e Tango – a farci sentire con grande determinazione ed invocare specifici interventi per porre un argine nei contesti di riferimento. Ciò può essere fatto attraverso una serie di misure: dotazione di adeguati DPI al personale operante nelle strutture, operazioni di sanificazione degli ambienti, divieto di ogni accesso da parte di soggetti esterni, e incremento di controlli di chi, anche motivatamente, accede all’interno degli Istituti ed entra in contatto con gli ospiti. In questa fase, infatti, senza l’attivazione di meccanismi straordinari di protezione, nonostante l’elevata professionalità ed il grande impegno profusi, si mette a repentaglio la salute, spesso già precaria degli assistiti, e si espongono a rischio gli stessi lavoratori che tuttavia continuano a svolgere quotidianamente e con competenza il loro prezioso lavoro. Alla luce del quadro delineato, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl chiedono – concludono Agliozzo, Montera e Tango – agli Assessori Razza e Scavone e al presidente dell’Anci, ciascuno per le proprie competenze, di vigilare e controllare gli Istituti di assistenza e cura per le attività di contenimento e gestione dell’emergenza in atto, di monitorarne costantemente la gestione, di verificare l’applicazione dei provvedimenti emanati dalle autorità competenti, di garantire la tutela della vita degli ospiti, di salvaguardare la salute e la sicurezza degli operatori, mettendo in campo, ove necessario, un’autorevole attività ispettiva e/o sostitutiva, come già avvenuto presso importanti strutture sanitarie”.