Con una lettera ai vertici Siciliani e Nazionali del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e all’Assessore regionale alla Salute la FP CGIL Sicilia e quella di Messina hanno denunciato le criticità della struttura carceraria e chiesta l’immediata attivazione della “sezione” per la Tutela della Salute Mentale.
Nella nota, firmata dai responsabili regionali della Polizia Penitenziaria (Alfio Giurato e Massimo Raso) e dal Segretario Generale Francesco Fucile , la FP CGIL ribadisce , ancora una volta, il proprio “BASTA!”
“ L’istituto di Barcellona Pozzo di Gotto non può continuare ad essere una “discarica sociale” dove poter nascondere la malattia mentale di chi è detenuto. La cura può e deve essere la soluzione e di conseguenza, la necessità di una gestione interna di esclusiva competenza sanitaria, come lo è stato per le R.E.M.S., personale adeguato per numero e competenze e medici psichiatri con reperibilità notturna e festiva, naturalmente, trattandosi comunque di soggetti detenuti, coadiuvati dal personale di Polizia Penitenziaria, ma con un ruolo ben definito e strettamente legato alla sicurezza.
Riteniamo l’apertura delle sedi A.T.S.M. di Barcellona Pozzo di Gotto, Palermo e Siracusa non più rinviabile come non lo è la definizione di un protocollo sanitario per la loro gestione e diffidiamo l’Amministrazione Penitenziaria ad intervenire immediatamente a tutela del personale tutto, valutando, ad ogni caso di aggressione che abbia a verificarsi in futuro ed in caso di un continuo immobilismo in cui fino ad oggi ha irresponsabilmente continuato a versare questa Amministrazione, azioni anche dal punto di vista legale, ritenendola oggettivamente responsabile del suo operato”