La Fp Cgil Sicilia, assieme alla Fp Cgil di Catania, ha incontrato il direttore regionale dell’USR Sicilia, Stefano Suraniti, per rappresentare, a partire dalle specificità dell’Ambito territoriale etneo, le criticità e le sofferenze che riguardano l’intera realtà isolana. Diverse le questioni poste: le croniche carenze di personale ed gli insostenibili carichi di lavoro presenti in tutti gli ambiti territoriali; l’esigenza di rivedere l’organizzazione del lavoro in funzione della sostenibilità dei carichi, della tutela della salute e della sicurezza, del legittimo riconoscimento delle mansioni effettivamente svolte, assicurando la necessaria formazione anche informatica; la regolamentazione del lavoro agile e la tutela dei soggetti operanti in presenza; la rilevazione dei fabbisogni di personale dell’USR e dei singoli ambiti territoriali; il potenziamento degli organici attuali attraverso distacchi e comandi, nelle more delle assunzioni per concorsi, con stabilizzazione del personale attualmente comandato o distaccato presso gli uffici scolastici; il confronto sindacale costante sulle materie che impattano sul lavoro e sui lavoratori degli Uffici scolastici; la disponibilità di DPI (mascherine, gel igienizzante, barriere in plexiglas per i colleghi operanti con l’utenza esterna) e sanificazione periodica dei locali con rilevazione delle temperature tramite termo scanner; la disponibilità di device da assegnare ai lavoratori operanti in remoto. “Il direttore Suraniti, rispetto ai temi affrontati – affermano il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo, e la Responsabile del Dipartimento delle Funzioni Centrali, Caterina Tusa – ha dimostrato ampia apertura e disponibilità. In particolare ci ha assicurato che provvederà alla rilevazione dei fabbisogni di personale della regione, dando relativa informativa alle Organizzazioni sindacali, e curerà la possibile attribuzione di alcune attività (ad es. Pensioni, Ricostituzioni di carriera) a scuole da considerare quali ”poli” per la lavorazione delle istanze al fine da sgravare gli uffici delle relative incombenze. Ha preso atto delle mansioni superiori svolte dal personale ed ha assunto l’impegno di valutare forme di gratificazione anche attraverso la partecipazione a progetti finanziati con fondi europei. Ha poi auspicato che la rivisitazione dell’ordinamento professionale, già discussa in sede di Commissione paritetica nazionale, possa dare risposta al personale interessato con riconoscimento dell’inquadramento giuridico ed economico conformemente alle mansioni effettivamente svolte. Con riferimento alla disponibilità di DPI per i vari uffici, il direttore ha riferito – concludono Agliozzo e Tusa – di avere assegnato le risorse a ciascun direttore territoriale e di essere disponibile, ove quelli già assegnate fossero state interamente utilizzate, ad affidarne altre, ed ha infine manifestato l’intenzione di chiedere fondi al Ministero per l’acquisto di device da consegnare ai lavoratori”.