“È inaccettabile che il personale del Corpo Forestale della Regione Siciliana venga assunto senza concorso. È necessario invece che venga avviato un tavolo di trattativa, assieme a tutte le organizzazioni sindacali, per provvedere alla riorganizzazione e al riordino normativo dei ruoli”. Netta presa di posizione della segreteria regionale della Fp Cgil, firmataria di una nota indirizzata al Presidente della Regione Musumeci, all’assessore regionale Cordaro, al Dirigente Generale del Comando Corpo Forestale Giovanni Salerno, con la quale si chiede che il provvedimento venga ritirato immediatamente e che venga data priorità al concorso per l’assunzione delle unità mancanti. “Bisogna fare chiarezza sul personale del comparto non dirigenziale (categoria B) da assegnare al Comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana – affermano il segretario generale di Fp Cgil Gaetano Agliozzo e il coordinatore regionale Franco Campagna –perché dai proclami di nuovi concorsi e riordini del Corpo, alle offese del Presidente della Regione contro i dipendenti regionali “fannulloni” la soluzione alle carenze di organico non può essere superata con l’immissione nei ruoli di altri dipendenti regionali verosimilmente ultracinquantenni e vicini al pensionamento. E’ di tutta evidenza che le competenze del Corpo Forestale sono del tutto sconosciute dai vertici dell’Amministrazione regionale. Infatti alla tutela del Territorio, costantemente deturpato, sono stati preferiti servizi che hanno visto il Personale impiegato come parcheggiatori e vigilantes (mostre cavalli Ambelia), operatori ecologici (sanificazioni COVID) e guardia di frontiera nell’area Test Covid dello Stretto di Messina (senza tra l’altro dotare il Personale di DPI e/o sottoporlo ai tamponi di verifica”. Adesso, con un Atto di Interpello, – sottolineano Agliozzo e Campagna – si chiede al personale regionale, in categoria “B” di transitare a semplice domanda, nei ruoli del Corpo Forestale, con la qualifica di “Agente” per poi dopo un “simil corso” di formazione della durata di 3 mesi, verrebbero dotati dell’arma d’ordinanza individuale e relativo tesserino di riconoscimento con le qualifiche di Agente di Polizia Giudiziaria e di Agente di pubblica Sicurezza, diventando, futuri Agenti Forestali”. Una situazione che crea preoccupazione e malumore tra i lavoratori. “Queste assunzioni “a domanda” – aggiungono il segretario generale e il coordinatore regionale – mortificherebbero il personale già appartenente al Corpo Forestale dello Stato, che come quello del Corpo Forestale della Regione Siciliana è stato assunto per concorso ed immesso nei ruoli dopo un corso di non meno di 6 mesi presso le scuole forestali dello Stato. Questo Personale del ruolo di Assistente e Sovrintendente, che ad oggi ha maturato un anzianità media di servizio di 25 anni, è transitato nel Corpo Forestale della Regione Sicilia, ai sensi dell’articolo 10 comma 9 della Legge Regionale 6 febbraio 2006 n. 9. (ancora in attesa della riclassificazione, e di quanto previsto all’articolo 1 comma 8 della Legge Regionale n. 4 deI 27 febbraio 2007). Gli Assistenti Forestali in servizio, inquadrati in nella fascia “B4”, potrebbero essere subito “comandati” dai nuovi dipendenti di fascia B5 e B6 che dopo un facile ricorso amministrativo, si vedrebbero regalati i gradi di Assistente Capo Forestale, lasciando di nuovo vuoti il ruolo degli agenti forestali per cui è stato fatto l’Atto di interpello”. Per la C.G.I.L. appare opportuno ricordare che le modalità di assunzione degli Agenti forestali e la pianta organica per il personale dei ruoli del Corpo Forestale sono sottoposte a riserva di legge. “Il reclutamento del personale del Corpo Forestale – concludono Agliozzo e Campagna – non può essere effettuato, a monte della vigente normativa, con meri atti amministrativi. Ogni qualvolta il Legislatore è intervenuto sul Corpo Forestale lo ha fatto sempre con la Legge ed è stato previsto che l’assunzione delle Guardie forestali avvenisse mediante pubblico concorso”.