“È apprezzabile che l’assessore Samonà riconosca il valore dei Lavoratori ASU impegnati nei Beni Culturali – dicono in una nota Salvo Musolino Coord. Reg. ASU FP CGIL e Massimo Raso Segretario Regionale FP CGIL SICILIA – ma ci auguriamo si presenti al tavolo del prossimo incontro anche con qualche idea che miri a riconoscere concretamente il valore ed il lavoro di queste donne e uomini che sono, da 24 anni anni, a 590 euro al mese“.
La FP CGIL SICILIA, da quando Samonà si è insediato, ha chiesto interventi concreti per questi Lavoratori, che devono tradursi, in attesa dell’agognata stabilizzazione, in incrementi orari per avere stipendi più dignitosi, visto che sempre con questi 590 Euro al mese devono anche pagarsi le spese per raggiungere i siti archeologici spesso distanti dai centri urbani.
Inoltre la FP CGIL Sicilia ha fatto notare proprio nei giorni scorsi come della presenza degli Asu non si è tenuto conto nell’aggiornamento del PTFP (Piano Triennale Fabbisogni Personale) e che la Regione, quale Ente utilizzatore, ha l’obbligo di presentare il piano di stabilizzazione.
“L’assessore Samonà il 26 Luglio, nel corso della riunione convocata, deve dirci cosa ha intenzione di fare da subito il suo Assessorato, come intende stimolare i Parchi ad utilizzare le risorse che già hanno e come approntare “progetti di fruizione ”per finalità di custodia e vigilanza, non può limitarsi ad aspettare risposte di altri e che forse non arriveranno mai”
La FP CGIL Sicilia, in concomitanza con la riunione del 26 Luglio ha indetto un Sit-in davanti l’Assessorato ai beni culturali.