In Sicilia servizi negati ai disabili psichici, allarme di Cgil e FP: la Regione faccia subito chiarezza sulla gestione dei finanziamenti

 “La mancanza di dialogo tra l’Assessorato regionale alla Salute e quello alle Politiche Sociali sta creando difficoltà in uno degli ambiti più delicati. Questo non è assolutamente accettabile”. A denunciare l’incomprensibile corto circuito istituzionale, nell’erogazione dei servizi a beneficio dei disabili psichici, sono Cgil Sicilia e Fp Cgil Sicilia. “Non è chiaro al momento se queste importanti attività debbano essere garantite dalle Asp – rilevano Francesco Lucchesi, segretario regionale Cgil, e Gaetano Agliozzo, segretario della Fp Cgil –  oppure, come è stato finora, il compito sia affidato ai Comuni attraverso le cooperative. Fatto sta che c’è la paralisi, non si muove foglia, tutto ovviamente a danno delle categorie sociali più fragili e vulnerabili, a cui invece vanno poste le giuste e doverose attenzioni. Noi non permetteremo alle Istituzioni Politiche distrazioni, difetti di comunicazioni o immobilismo soprattutto su temi così sensibili e di straordinario valore sociale. Per questo chiediamo al Governo della Regione che si costituisca subito un “Coordinamento Tecnico Interassessoriale” affinché si arrivi a garantire l’integrazione socio-sanitaria. Ma non basta, occorre – concludono Lucchesi e Agliozzo – che si attivi con sollecitudine un  “Tavolo Tecnico” tra i due Assessorati di riferimento e i Comuni, che sono privi  dei necessari fondi per queste finalità, in modo da  fare chiarezza sulla gestione delle risorse per i disabili, a cui non possono essere negati i servizi”.

Torna su